Economia

In tavola trionfa il Made in Italy, meglio se chilometro zero

Il settore agroalimentare ha fatto segnare numeri da record anche per l'export con una crescita del 3%
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Le due facce di una stessa medaglia: da un lato la riscoperta dei prodotti a chilometro zero, dall'altro il record di presenza del Made in Italy sulle tavole di tutto il mondo.

È il 2016 di Coldiretti, un anno di grande impegno per la promozione dei prodotti di casa, con il carrello della spesa diventato sempre più l'espressione di uno stile di vita: il 40,7% degli italiani, infatti, considera i prodotti a chilometro zero una garanzia di cibi freschi e sicuri in cucina e il 38,9% li ritiene essere anche una soluzione per sostenere l'economia e lo sviluppo locale.

«Tramite un lavoro continuo in termini di comunicazione abbiamo creato le condizioni per riscoprire le nostre radici - ha spiegato il presidente di Coldiretto Lombardia, Ettore Prandini -. Un lavoro che ha premiato le nostre aziende ma che ha anche permesso di far scoprire le nostre eccellenze nel mondo».

«Le esportazioni del mercato agroalimentare - ha detto ancora Prandini - sono aumentate di oltre il 3% nel 2016, è il settore che più è cresciuto».

E le feste di Natale non fanno che confermare il trend, con il record storico per il Made in Italy alimentare sulle tavole delle festività di tutto il mondo. A guidare la classifica, dice Coldiretti, è lo spumante italiano, cresciuto soprattutto in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Ma a essere molto richiesti sono stati anche i classici formaggi e salumi, oltre ai dolci tipici della pasticceria delle feste.

Tra i prodotti bresciani più richiesti quelli del comparto lattiero-caseario, grana padano in primis, ma anche i salumi e i vini della Franciacorta e della Lugana hanno registrato importanti livelli di esportazione.

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