Economia

Imprese e università unite per la ricerca: sul piatto ci sono 100 milioni di euro

Anita Loriana Ronchi
Il bando di Regione Lombardia «Collabora & innova» scatta a settembre e sosterrà progetti in partenariato
La centralità della ricerca - © www.giornaledibrescia.it
La centralità della ricerca - © www.giornaledibrescia.it
AA

Collaborare conviene. Dalle collaborazioni fra imprese e tra imprese e centri di ricerca nascono risultati concreti in termini di prodotti e processi, scambio di competenze, valore della competitività.

Da tali presupposti prende forma il nuovo bando «Collabora & innova», in apertura a settembre, che mette in campo 100 milioni di euro, più ulteriori 30 già ipotizzati in delibera, con un contributo a fondo perduto fra il 40% (per grandi imprese ed organismi di ricerca) e il 60% (piccole imprese), al fine di sostenere gli investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati in partenariato.

Verso Futura

Le anticipazioni sono state fornite, al FuturaLab svoltosi alla Camera di commercio, da Maria Grazia Pedrana, dirigente di Regione Lombardia, introdotta da Ludovico Monforte di ProBrixia, il quale ha ricordato come l’incontro rientri nel percorso di avvicinamento alla terza edizione di Futura Expo, dal 7 al 9 marzo 2025. «Collabora & innova» risponde a un’azione del Por Fesr Lombardia 2021-2027 per il sostegno all’attuazione di progetti complessi di ricerca, sviluppo e innovazione. Principali destinatari sono le pmi, ma la misura si rivolge anche a grandi imprese e organismi di ricerca.

Il partenariato dev’essere composto da un minimo di 3 a un massimo di 9 soggetti, di cui almeno una pmi e un organismo di ricerca (università, Cnr, eventuali centri privati) e il costo del progetto presentato non può essere inferiore ai 3,5 milioni. Diversi gli ecosistemi a cui attenersi: da salute e life science a sostenibilità, da manifattura avanzata a smart mobility, fino a cultura, connettività ed altro. La realizzazione di tutti i progetti dev’essere ubicata in territorio lombardo e l’iter concluso entro 27 mesi dalla concessione del contributo.

Requisiti

Le spese ammissibili sono riferite ad attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, quindi anche al personale, con esclusione della comunicazione. Per candidarsi all’agevolazione, i progetti devono conseguire un punteggio minimo di 75 punti complessivi, fatta base 100, al netto delle premialità: i criteri di valutazione concernono qualità progettuale dell’operazione, grado di innovazione, capacità dei proponenti. La seconda edizione di «Collabora & innova» presenta elementi migliorativi rispetto al 2019

«Abbiamo applicato - spiega Pedrana - opzioni semplificate per la rendicontazione amministrativa; inoltre la procedura di selezione non avviene con “clic day”, ma tramite graduatoria e con una piattaforma che resterà aperta almeno un mese».

Anche Alberto Bertolotti, ceo & founder di Ibs Consulting, sottolinea gli aspetti che rendono più interessante la nuova misura. Tra questi, l’abbassamento del budget minimo da 5 a 3,5 milioni, l’innalzamento per le università della partecipazione fino a 15 programmi, la richiesta di un più alto tasso di innovazione. Ed una stima che porta a 250 il numero di progetti di cui si attende la presentazione e 55 che saranno approvati, contro rispettivamente 78 e 33 della precedente edizione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Icona Newsletter

@Tecnologia & Ambiente

Il futuro è già qui: tutto quello che c’è da sapere su Tecnologia e Ambiente.