Boom di imprese di stranieri: a Brescia sfiorano quota 14mila

Crescono costantemente e da tempo le imprese degli stranieri operative nella nostra provincia. E, cosa non irrilevante, aumentano di numero a fronte di una riduzione dello stock delle imprese del territorio. Secondo i dati della Camera di Commercio di Brescia nel 2011 le 11.391 imprese straniere rappresentavano il 9,3% del totale registrate in provincia di Brescia.
Si considerano come «straniere» le imprese la cui partecipazione di persone non nate in Italia risulta complessivamente superiore al 50%, mediando le composizioni di quote di partecipazione e di cariche amministrative detenute da stranieri. Negli anni le imprese straniere sono progressivamente aumentate fino a sfiorare, nel 2023, le 14 mila unità arrivando a rappresentare il 12,4% del totale; un dato superiore alla media nazionale che si attesta sull’11%.
I numeri
In effetti l’aumento delle imprese straniere si confronta con una riduzione dello stock: dalle 122.191 del 2011 alle 107.203 del 2023. Con una netta divaricazione tra il totale dello stock delle imprese, che tra il 2011 e il 2023, si riduce di quasi 5 mila imprese (-4%) e il numero delle imprese straniere: 13.621 nel 2023, ben 2.230 in più rispetto al 2011, con un incremento pari al +19,6%. Vero è che lo stock delle imprese si riduce anche per le cancellazioni d’ufficio, con cui vengono periodicamente aggiornati i registra camerali dalle attività non più in essere, ma questo e verifiche valgono anche per le imprese degli stranieri. Resta il fatto che a fronte del -4% del totale delle imprese bresciane quelle gestite prevalentemente dagli stranieri aumentano quasi del +20%.
Già una analisi del Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia su dati del Registro Imprese, pubblicata nel 2021, ci informava di come pandemia non ha frenato l’iniziativa imprenditoriale straniera: «Le imprese guidate da immigrati iscritte nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Brescia crescono rispetto al periodo pre-covid del 7,1%. Con una crescita significativa stimata nell’ordine del +16,4% in cinque anni, tra il 2017 e il 2021». Anni nei quali, per capirci, il numero totale delle imprese registrate in provincia di Brescia si riduceva dalle 119.143 del 2017 alle 118.742 del 2021, con un saldo leggermente negativo dello stock delle imprese nell’ordine del -0,3%.
Il fenomeno
L’imprenditoria straniera rappresenta una parte strutturalmente significativa del tessuto imprenditoriale bresciano. La stragrande maggioranza delle imprese degli stranieri è di piccole dimensioni poiché 7 su 10 hanno un solo addetto. Più di 7 imprese straniere su 10 (il 71,1% del totale) sono imprese individuali ma consistente è anche la quota, il 18,7%, delle imprese straniere che hanno scelto la forma della società di capitale.
Le nazionalità
Relativamente ai Paesi d’origine l’ultimo dato a nostra disposizione fa riferimento alle 10.016 imprese individuali registrate al 30 giugno 2021, le uniche per cui è possibile associare la nazionalità al titolare, le nazionalità più rappresentate si confermano la Romania (1.444 imprese individuali, l’11,4% del totale degli imprenditori stranieri), il Pakistan (1.126, 11,2%), la Cina (1.044, 10,2%), Marocco (938, 9,4%) e l’Albania (905 imprese individuali, il 9,0%).
Con un numero di imprese individuali inferiore alle 500 unità si registrano 493 imprese di cittadini di origine indiana (4,9%) che precedono gli egiziani (469 imprese individuali, 4,7%), i nigeriani (425, il 4,2%) i senegalesi (385, il 3,8%) e i tunisini (287, il 2,9%).
Specializzazione settoriale
Dall’analisi delle nazionalità emergono aspetti di specializzazione settoriale, per cui rumeni e albanesi, si confermano specializzati nei lavori di costruzioni mentre la maggioranza degli imprenditori marocchini, senegalesi e nigeriani operano nel commercio al dettaglio ambulante.
Se la ristorazione è la specializzazione degli egiziani, gli imprenditori pakistani e indiani si confermano specializzati nelle attività di supporto alle imprese, quali i servizi di fotocopiatura e preparazione di documenti e disbrigo pratiche. I cinesi operanti in provincia di Brescia si occupano prevalentemente di confezione di articoli di abbigliamento e di commercio al dettaglio ma sono anche attivi nella ristorazione (in particolare nella gestione di bar) e nei servizi per la persona (quali i servizi di parrucchieri e estetisti e i centri per il benessere fisico. Le attività esercitate prevalentemente dalle imprese straniere sono i lavori di costruzione specializzati (2.396 imprese pari al 17,1% delle imprese straniere); nell’ambito di tale comparto svolgono lavori di completamento e finitura edifici, di rivestimento di pavimenti e di muri, di tinteggiatura e posa in opera di vetri e di intonacatura.
Di poco inferiore il numero delle imprese straniere attive nel commercio al dettaglio, che conta 2.323 unità (il 16,6% del totale) con un ruolo importante del commercio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento e calzature e di altri prodotti. Nelle attività del commercio all’ingrosso (755 imprese pari al 5,4% del totale) nel cui ambito si trova prevalentemente la vendita all’ingrosso di abbigliamento e accessori, di giocattoli e di materiali da costruzione.
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