Il vice premier Di Maio sabato alla Invatec-Medtronic
Il vice premier, nonché ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, incontrerà questo sabato alle 15.30 i lavoratori della Invatec-Medtronic. Nei giorni scorsi Di Maio, riferendosi al caso bresciano, aveva dichiarato che «il governo non si farà ricattare dai colossi multimiliardari e starà dalla parte dei lavoratori».
Il prossimo 12 luglio invece il dossier Medtronic tornerà sul tavolo del Mise a Roma dopo la prima discussione dei gironi scorsi.
Intanto i lavoratori di Roncadelle e Torbole Casaglia non lasciano il presidio nato il 7 giugno scorso, giorno in cui la multinazionale statunitense ha annunciato la chiusura entro il 2020 dei due stabilimenti bresciani che costerà il posto di lavoro a 314 dipendenti.
«Si tratta di una battaglia per la dignità» hanno detto le lavoratrici e i lavoratori in presidio, che nel pomeriggio hanno ricevuto la visita di don Carlo Tartari, il vicario per la pastorale dei laici, e di Enzo Torri, direttore dell’ufficio per l’impegno sociale, inviati a Torbole dal vescovo Pierantonio Tremolada.
«Colpisce la pervicace volontà di una ricerca esclusiva della massimizzazione dei profitti che implica la dolorosa delocalizzazione dell'azienda – ha detto don Tartari, leggendo il messaggio di mons. Tremolada -. La Chiesa riconosce la giusta funzione del profitto come indicatore del buon andamento dell'azienda. Tuttavia il profitto non è l'unico indice delle condizioni dell'azienda: è possibile che i conti economici siano in ordine e insieme che gli uomini e le donne che costituiscono il patrimonio più prezioso dell'azienda siano umiliati e offesi nella loro dignità».
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