Il Superbonus ingrana la marcia: finanziati 338 milioni di lavori
Il Superbonus prende piede in Italia. Secondo i dati forniti dall’Enea, dal 3 dicembre all’8 febbraio i lavori ammessi all’agevolazione sono passati da 72 a 338 milioni, mentre il numero dei cantieri aperti è cresciuto da 537 a 2.960. Tra le novità più interessanti introdotte con l’ultima Legge di Bilancio, c’è sicuramente l’estensione della validità del Superbonus, che consente detrazioni al 110% sui costi per gli interventi di efficientamento energetico e di contenimento del rischio sismico.
Saranno ammesse le spese effettuate dal primo luglio 2020 fino al 30 giugno 2022 (rispetto al precedente termine del 31 dicembre 2021). Inoltre, in caso di lavori presso condomìni che, alla data del 30 giugno 2022, siano stati effettuati per almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre del prossimo anno.
Ricordiamo che in generale, tra i soggetti che possono usufruire dell'agevolazione, oltre alle strutture condominiali, vi sono le persone fisiche (al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni), le Onlus egli Istituti autonomi case popolari (Iacp) o altri enti analoghi. Per quest’ultima categoria bisogna tuttavia fare un discorso a parte. In caso di Iacp o soggetti similari, la scadenza standard per effettuare le spese è fissata al 31 dicembre 2022; inoltre, se entro tale data viene rispettata la «regola del 60%», il Superbonus è riconosciuto anche per i costi sostenuti fino al 30 giugno 2023.
Altro aspetto da non trascurare sono gli interventi trainanti, che permettono l’estensione delle detrazioni al 110% ad altri lavori - come l’installazione di impianti fotovoltaici o di colonnine per veicoli elettrici, la sostituzione dei serramenti - purché eseguiti contestualmente. Tra le novità inserite nella legge di Bilancio 2021 ci sono gli interventi finalizzato all’eliminazione delle barriere architettoniche; come pure la possibilità di richiedere il superbonus 110% anche per l’installazione di ascensori e montacarichi. Per accedere all’agevolazione, i lavori dovranno portare al miglioramento di almeno due classi energetiche o, quando non possibile, al conseguimento della classe più alta.
Efficientare un patrimonio di edifici obsoleto estremamente energivoro: è questo l’obiettivo che si pone il Governo con questa misura economica. Ma gli interventi di «termocappottatura» e riqualificazione degli impianti di produzione dell’energia possono anche generare in bolletta che potrebbero variare dal 18% al 30% rispetto a quanto pagato ante intervento. Nel Bresciano, secondo uno studio, per un appartamento di 90 metri quadrati, si stima un risparmio annuo variabile tra i 200 ed i 350 euro, accanto alla riduzione di emissioni di anidride carbonica.
Tuttavia, anche nella nostra provincia (in moltissimi Comuni, pochi esclusi), si segnalano difficoltà insormontabili per avviare l’iter che porta all’inizio lavori del 110%. Gli adempimenti procedurali vengono resi ancora più difficili dalla lentezza nell’evazione delle pratiche da parte degli Uffici Tecnici comunali. Un esempio su tutti: ci vogliono mesi per ottenere dai tecnici comunali «atti di fabbrica» e planimetrie degli immobili oggetto della riqualificazione. Tempi siderali che scoraggiano molti.
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