Economia

Il primo gigantesco telescopio terrestre avrà una firma bresciana

Il Gruppo italiano Camozzi ha siglato un accordo con GMTO, l'ente che si occupa di promuovere la realizzazione del Telescopio Gigante Magellano
CAMOZZI "FIRMA" IL GMT
AA

Il Telescopio Gigante Magellano, osservatorio ad infrarossi di ultima generazione, pensato per esplorare le frontiere dell’astronomia, avrà una componente bresciana.
Il Gruppo italiano Camozzi, infatti, tramite la società interamente controllata Ingersoll Machine Tools che ha sede a Rockford (Illinois), ha siglato un accordo - in collaborazione con MT Mechatronics, con sede a Magonza (Germania) - con GMTO, l'ente che si occupa di promuovere la realizzazione del Telescopio Gigante Magellano (GMT) per conto dei suoi fondatori statunitensi ed internazionali, per la costruzione della struttura di precisione in acciaio del telescopio.

 

 

Il video generale del telescopio

Il GMT con diametro 24,5m (80ft) indagherà le profondità dell’universo alla ricerca di forme di vita oltre il nostro sistema solare. Una macchina in grado di cambiare la storia delle esplorazioni spaziali.

Nel dettaglio, Ingersoll Machine Tools produrrà, assemblerà e testerà il meccanismo di precisione di acciaio da 1.300 tonnellate che dovrà sostenere la parte ottica e gli specchi del GMT e che seguirà il movimento dei corpi celesti tenendone traccia. MT Mechatronics sarà responsabile invece della progettazione, della meccanica e del sistema di controllo del telescopio. La struttura del telescopio sarà testata dalla Ingersoll prima di essere consegnata ed installata all'osservatorio GMT nelle remote Ande Cilene.

Il valore totale dell'accordo ammonta a 135 milioni di dollari e richiederà nove anni di lavoro di un team interdisciplinare formato da ingegneri, designer, lavoratori di metalli e macchinisti.
La struttura del telescopio manterrà in posizione i sette specchi giganti del GMT quando metteranno a fuoco la luce di stelle e galassie distanti perché possa essere analizzata dalla strumentazione scientifica collocata all'interno del telescopio. Gli specchi, i più grandi al mondo, sono realizzati al Richard F. Caris Mirror Lab dell'Università di Arizona.

La struttura del telescopio completa di specchi e di tutta la strumentazione peserà 2.100 tonnellate e galleggerà su un film d'olio spesso solo 50 micron (2 millesimi di pollice), che ne garantirà il movimento senza attrito per compensare la rotazione terrestre e seguire i corpi celesti nel loro arco attraverso il cielo. Questa tecnologia detta idrostatica applicata a tali strutture fu brevetta vari anni fa da INNSE, azienda del Gruppo Camozzi, riconosciuta a livello mondiale per questa tecnologia. Con il suo design unico, il GMT produrrà immagini che nella sezione infrarossa dello spettro saranno 10 volte più chiare rispetto a quelle del Hubble Space Telescope.

L'accordo tra GMTO e Ingersoll Machine Tools richiederà 9 anni di lavoro e 1.300 tonnellate di acciaio. La struttura sarà consegnata in Cile alla fine del 2025 e dovrebbe essere pronta per il posizionamento degli specchi nel 2028

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato