Il premio Nobel Spence a Brescia: «Diversificare fonti di energia in Europa»
«I Paesi devono dedicare risorse allo sviluppo e alla diversificazione delle fonti di energia in Europa. Questo è un passo importante ed è la cosa giusta da fare, ma non è una prospettiva a breve termine per la crescita». Con queste parole il premio Nobel all'Economia, Michael Spence, commenta le prospettive economico-finanziarie dell'Europa in uno scenario geopolitico sempre più incerto.
Il Nobel è intervenuto nell'ambito del 54esimo convegno di studi internazionali organizzato dall'Istituto di studi economici e per l'occupazione insieme al dipartimento di economia e management dell'Università degli Studi di Brescia.
Di fronte a una platea di 100 partecipanti della Summer School della Iseo - 70 dei quali in presenza, provenienti da 30 Paesi - a dominare sono stati temi di grande attualità: il Covid prima, il conflitto in Ucraina poi.
In soli due anni l'economia globale è stata interessata da eventi imprevedibili e ad impatto sistemico che in genere si verificano in un secolo. Il convegno, al quale ha preso parte anche l'economista della Banca Centrale Europea Simone Manganelli, ha provato a comprendere gli effetti dell'incertezza dei mercati, della recessione e dell'inflazione.
«Penso sia una scuola meravigliosa, che colleziona persone da tutto il mondo. Abbiamo un'esperienza formidabile per creare relazioni straordinarie tra le persone», ha detto ancora Spence.
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