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Il logo dell’Hub della conoscenza come firma di un brand di successo

A idearlo è stata la studentessa 15enne Alice Pazienza, supportata dal grafico esperto Ennio Cherubini dell’Officina delle Idee di Cigole
L’idea del logo per l'Hub è arrivata dalla giovane Alice Pazienza
L’idea del logo per l'Hub è arrivata dalla giovane Alice Pazienza
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Connessioni. Incontro. Sinergia. Comprensione. Crescita. Innovazione. Inclusione. Sostenibilità. E ancora: informazione, dialogo, collaborazione. Sono queste le parole chiave su cui si è sviluppato il lavoro per la realizzazione del logo dell’Hub della Conoscenza, luogo di incontro e di dialogo fra diverse realtà – giovani, imprese, istituzioni, scuola, università – che collaborano insieme per promuovere la convergenza fra i saperi e le diverse competenze per raggiungere una meta comune: la costruzione di un futuro migliore.

Il brand

Potente strumento di comunicazione, un logo rappresenta la firma di un brand ed esprime la sintesi di una identità visiva. Un logo bello ed efficace rafforza, favorisce e accelera il successo di un prodotto o di un servizio. Conferisce identità, garantisce riconoscibilità, influenza le prime impressioni accrescendo il valore percepito del brand che rappresenta.

Ogni marchio ha una propria identità, che deve emergere in tutte le comunicazioni verso l’esterno. L’Hub della Conoscenza non fa eccezione a questa regola. Per questa ragione il lavoro sul suo logo è stato impegnativo e ha coinvolto decine di studenti e alla fine un grafico professionista. L’obiettivo era quello di creare un logo che potesse essere davvero unico. Che venisse sviluppato in modo originale, ma che sapesse anche distinguersi ed essere portatore di bellezza e significato, capace quindi di farci intuire fin dal primo momento la potenzialità del progetto firmato da Cassa Padana, Politecnico di Milano e Istituto Capirola di Leno.

Il contest

Il logo dell’Hub della Conoscenza è nato da un contest lanciato dal Capirola fra i suoi studenti e le sue studentesse. A loro è stato chiesto di realizzare un progetto grafico in grado di promuovere la convergenza di saperi e competenze differenti. A convincere la giuria del contest è stato il pittogramma firmato da Alice Pazienza, una studentessa di appena 15 anni, composto da un profilo di viso rivolto verso sinistra, un albero stilizzato, il simbolo del sole, una spiga di grano.

«L’immagine dell’albero», spiega l’autrice, «evoca la sostenibilità così come la conoscenza e rappresenta la missione dell’Hub. Appoggia le sue radici su una testa rotonda che significa apertura mentale. L’albero penetra nella mente delle persone». Il risultato è un’immagine semplice, fortemente comunicativa ed evocativa dei valori dell’Hub della Conoscenza. Anche il colore usato da Alice Pazienza è importante: il verde, simbolo della sostenibilità.

Il lavoro sul logo è stato quindi sviluppato da un grafico esperto come Ennio Cherubini, con la sua Officina delle Idee di Cigole, che ha individuato punti di forza e punti di debolezza. Dei primi si è già detto. La debolezza stava in quel volto che guarda a sinistra e che avrebbe potuto comunicare staticità e passività. La successiva elaborazione di Cherubini ha dato vita a due proposte: la prima, ancora legata all’idea della studentessa, più figurativa; la seconda più astratta e carica di simbolismi, proprio come sono alcuni dei loghi più famosi e che hanno fatto la storia del marketing, dalla mela nera della Apple, alla virgola della Nike (la cui prima versione venne realizzata proprio da una studentessa), fino alla M gialla come archi dorati di McDonald’s.

È questa seconda versione che è stata scelta e che sarà ufficialmente l’immagine dell’Hub della Conoscenza. In questa immagine, il segno crea forme concentriche che rappresentano il concetto di connessione e convergenza. Contemporaneamente dà forma a un profilo umano stilizzato che si espande simboleggiando il territorio. L’albero, simbolo di conoscenza, futuro e sostenibilità, si trasforma in una rete di punti collegati da linee che si intrecciano rafforzando il concetto di convergenza e connessione.

Al progetto di Alice Pazienza viene applicato uno stile minimalista e moderno, meno figurativo, più simbolico e caratterizzato da linee, punti e superfici, per parafrasare Kandinskij. La semplicità lo rende facilmente memorizzabile e riconoscibile. Oltre al bianco e nero, il logo viene declinato in tre diversi colori: il verde che rappresenta la crescita, l’apprendimento e la natura; l’azzurro che infonde fiducia, professionalità e affidabilità; il giallo, fonte di creatività, energia, innovazione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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