Economia

Il lieto fine di Natale: salvati 130 posti di lavoro

Le ex Industrie Pasotti di Prevalle sono tornate a produrre grazie al lumezzanese Cristian Zanetti
Il team. Da sinistra Cristian Zanetti coi manager Tabarelli, Bossini e Toffoli
Il team. Da sinistra Cristian Zanetti coi manager Tabarelli, Bossini e Toffoli
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Impianti a pieno regime e 130 posti di lavoro salvati. Potremmo sbilanciarci e definire quella della ex Industrie Pasotti di Prevalle la nostra «storia a lieto fine» di Natale: lo stabilimento è tornato a produrre radiatori elettrici e componenti in alluminio per l’automotive. Dallo scorso agosto la Tematrade di Bedizzole, guidata dall’imprenditore lumezzanese Cristian Zanetti, ha affittato il ramo d’azienda del gruppo che aveva fatto richiesta di concordato (richiesta rigettata dal Tribunale che ne ha decretato il fallimento, giudice delegato Stefano Franchioni, curatore Aldo Galeri); se tutto procederà come nei piani iniziali, tra venti mesi ci dovrebbe essere l’acquisto e il passaggio definitivo della società.

Oggi il «taglio del nastro» alla presenza di rappresentanti politici locali e regionali. «Siamo come una start-up con 130 dipendenti. Ce la stiamo mettendo tutta, l’obiettivo è raggiungere il break-even già nel 2018. E siamo sulla buona strada», dichiara Cristian Zanetti affiancato dai fidati manager: il responsabile stabilimento Paolo Bossini, quella amministrativa Eleonora Tabarelli, del controllo gestione Paolo Toffoli.

Tematrade ha avviato in questi mesi un complesso piano di ristrutturazione; ha raggiunto un accordo con i rappresentanti sindacali per l’introduzione dei 18 turni su 4 squadre; sta facendo investimenti per oltre 2,5milioni: nelle prossime settimane verranno installate tre nuove isole di pressofusione (una 1600, una 1350 ed una 550) che si aggiungeranno alle 7 già in funzione ed un nuovo forno per trattamenti termici.

Attualmente il 45% dei ricavi dello stabilimento di Prevalle arriva dalla produzione di radiatori elettrici; la componentistica per il settore automotive (piantoni sterzo, coppe motore, coprivalvole, coprimotore) arriva al 55%. «Queste percentuali dovranno cambiare nei prossimi anni, puntiamo a diventare punto di riferimento per la fornitura di componenti per l’automotive: in futuro i radiatori non supereranno il 20% dei ricavi. Nel 2018 contiamo di installare nuove linee per le lavorazioni meccaniche».

Anche i numeri del piano industriale sono ambiziosi: il 2017 del gruppo Tematrade (compresa la produzione stampi nel sito di Bedizzole) si chiuderà con un fatturato di circa 18 milioni di euro; il budet previsionale per il 2018 è di 25 milioni di euro; mentre il fatturato nel 2019 supererà i 30 milioni. Strategico per aumentare la produttività è stato il cambio dei turni: «Grazie all’accordo raggiunto con le Rsu, siamo riusciti a potenziare la fonderia utilizzando risorse umane di altri reparti». Ed i Pasotti? «Nella nuova gestione la famiglia Pasotti pur rappresentando una presenza propedeutica per il passaggio delle consegne, ma non è più coinvolta nelle scelte strategiche aziendali».

Unica «nota stonata», il capitolo credito: «C’è scarsa risposta alle nostre esigenze da parte degli istituti. Tra i nostri clienti ci sono multinazionali solidissime, Tematrade sta raccogliendo risultati importanti, confidiamo che anche le banche ne prendano atto».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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