Economia

Il lavoro accelera anche a Brescia grazie alla rete delle agenzie

I dati Aib del IV trimestre: la somministrazione cresce del 39%. Zini: è in arrivo la ripresa delle assunzioni
Disoccupazione. Cresce il lavoro ma è sempre più precario
Disoccupazione. Cresce il lavoro ma è sempre più precario
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Il lavoro accelera trainato dalla somministrazione. A dirlo sono i dati raccolti dall’Osservatorio Aib-Agenzie per il Lavoro relativi al IV trimestre 2017: in provincia di Brescia, negli ultimi 3 mesi dell’anno scorso, la domanda di lavoratori in somministrazione è cresciuta del 39% rispetto all’analogo periodo del 2016, evidenziando una significativa ripresa sui trimestri precedenti.

La dinamica tendenziale, peraltro, risulta la più elevata da quando è disponibile la serie storica (ottobre 2016) e rispecchia i progressi del quadro ciclico locale. Inoltre, le caratteristiche anticipatorie del contratto di somministrazione indicherebbero un probabile rafforzamento della domanda di lavoro «alle dipendenze» da parte delle imprese nel 2018.

«Le dinamiche della somministrazione spesso anticipano tendenze che poi vanno a consolidarsi anche sul mercato del lavoro tradizionale, il mercato dei contratti standard di assunzione alle dipendenze» spiega il vice presidente di Aib con delega a Lavoro, Relazioni Industriali e Welfare, Roberto Zini evidenziando che, infatti, con riferimento al comparto industriale in senso stretto, «si è registrata anche una ripresa delle assunzioni con contratti alle dipendenze, dall’indeterminato al determinato all’apprendistato, cresciute complessivamente del 19,3% nei primi 9 mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo 2016».

Da sottolienare, dice ancora il vicepresidente Zini, la crescita del 64% delle richieste di conduttori d’impianti. «Un dato - precisa - che può essere interpretato come un primo segnale di attenzione verso profili professionali a maggiore specializzazione, storicamente non intercettati dalle forme contrattuali della somministrazione».

Per Zini, «la dinamica segue il ritorno degli investimenti da parte delle imprese in beni strumentali, anche in chiave 4.0». Restando sulla dinamica complessiva della domanda di lavoratori in somministrazione, si nota come subito dopo i conduttori d’impianti si piazzino gli impiegati esecutivi (+54%) e il personale non qualificato (+51%). I rimanenti gruppi hanno invece variazioni sotto il valore medio: operai specializzati +37%, tecnici +16% e addetti al commercio +9%.

Per quanto riguarda la composizione della domanda, le richieste di personale non qualificato sono maggioritarie e intercettano il 39,2% della domanda complessiva; seguono addetti al commercio (21,0%), conduttori d’impianti (18,5%) e operai specializzati (12,5%). Più contenuta la domanda di impiegati esecutivi (4,7%) e tecnici (4,1%). Infine, il dettaglio dei profili professionali: al primo posto c’è il personale non qualificato in imprese industriali (30,2%) seguito da camerieri di ristorante (11,7%), addetti macchine per lavorazioni metalliche (5,7%), addetti consegna merci (4,7%) e fonditori e saldatori (3,3%).

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