Economia

Il conto si paga con il telefonino grazie a Satispay

Solo una quarantina di attività in provincia sono convenzionate su 8.500 in tutta Italia
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Era solo il 2014 e già Forbes parlava di «money 3.0» in un lungo articolo d’analisi intitolato «Cash is trash: the future of mobile payment». Il termine era stato coniato dall’allora presidente di Paypal, David Marcus, per definire i pagamenti tramite l’utilizzo di un dispositivo mobile.

Alle soglie del 2017, la situazione italiana non è delle più avanguardistiche. Stando ad una recente ricerca di Nielsen Mobile Ecosystem Survey, solo il 25% degli italiani (Europa 32%, Mondo 38%) negli ultimi sei mesi ha acquistato via smartphone o tablet, e solo il 9% (Europa 19%, Mondo 28%) ha effettuato pagamenti in modalità peer-to-peer, cioè da smartphone a smartphone o pc.

Eppure nel nostro paese c’è chi sta provando a «svecchiare» le abitudini d’acquisto nostrane e guardando i numeri ottenuti in occasione del «black friday», sembra con ottimi risultati. La spinta arriva da un team di giovani italiani e dalla loro startup, Satispay: un servizio di mobile payment che consente agli utenti di scambiarsi denaro e pagare il conto con il telefonino nei punti vendita ed e-commerce convenzionati, attraverso un network indipendente dai circuiti tradizionali.

Operativa da inizio 2015 - grazie anche a soggetti privati e investitori istituzionali che hanno deciso di puntare sul progetto - l’app Satispay è già stata scaricata 150.000 volte e registra 400 nuovi download al giorno. Gli utenti attivi sono 75.000 e gli esercenti aderenti al circuito sono oltre 8.500, in crescita di 50 nuovi negozi ogni ventiquattrore.

Nel «venerdì nero» dello shopping si è registrato un acquisto via smartphone ogni 2 secondi, tanto che lo stesso Ceo di Satispay, Alberto Dalmasso, l’ha definito «un momento di grande prova, chiuso con risultati straordinari».

Con Satispay l’utente sceglie il negozio convenzionato, una volta arrivato alla cassa digita l’importo da pagare, conferma con un clic e attende che il negoziante accetti la transazione.

Il futuro promette bene ma a Brescia il servizio è ancora poco conosciuto dagli esercenti. Guardando infatti la mappa delle attività convenzionate in tutta Italia, e circoscrivendo la scelta alla Lombardia con i suoi 1.261 esercizi attivi, si nota come la zona di Brescia e provincia possa contare solo su una quarantina di negozi in cui utilizzare l’applicazione. Da parte sua, Satispay è convinta che il servizio si diffonderà gradualmente in modo spontaneo grazie anche ai vantaggi che le vengono riconosciuti, tra cui competitività delle tariffe, semplicità d’uso e gestione dei pagamenti. La praticità del servizio ha permesso a Satispay di avviare un'integrazione su larga scala con i sistemi Pos e i principali software di cassa per offrire soluzioni di pagamento mobile anche alle grandi catene. Tanto che sempre più numerosi sono gli accordi con brand come Caffè Vergnano, Carrera Jeans, Domino’s Pizza, Grom, MyChef, Old Wild West, Benetton, Panino Giusto, Total Erg, Kasanova, Wiener Haus, presenti anche sul nostro territorio. A Brescia non resta quindi che abbandonarsi alla grande rivoluzione del mobile payment.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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