Il Colorificio Bresciano tinge la stazione di Milano Centrale
La stazione di Milano Centrale si tinge di bresciano. Nell’ampia opera di restauro delle caratteristiche volte in acciaio delle gallerie si è ritagliata un importante ruolo una storica azienda della provincia. Sarà infatti il Colorificio Bresciano a fornire il prodotto che andrà a ricoprire le travi della struttura, al fine di preservarne l’integrità e al contempo decorare.
«Verrà utilizzato il Ferromicaceo, una tipologia di vernice da noi recentemente sviluppata e che è specifica per le strutture in metallo» spiega Giovanni Cherubini, procuratore dell’azienda fondata nel 1909 e specializzata nella produzione e commercializzazione di pitture e vernici per edilizia, legno e industria. Per l’impresa con sede in via Rose di Sotto si tratta di un impegno a lungo termine, dato che i lavori sulle volte della stazione dureranno diversi mesi. «Per noi è un orgoglio poter collaborare ad progetto così prestigioso - aggiunge Cherubini -, dato che le gallerie di Milano Centrale sono un’icona conosciuta in tutto il mondo».
Tale opportunità di business è arrivata per il Colorificio Bresciano al termine di un periodo, quello del lockdown, che l’ha visto andare in controtendenza rispetto alla grande maggioranza delle aziende nostrane. In aprile l’azienda ha infatti fatturato il 30% in più in confronto con lo stesso periodo dell'anno scorso, trend positivo confermato anche in maggio con un +10%. «Questo potrebbe essere stato determinato dal fatto che in moltissimi erano bloccati tra le mura domestiche e quindi avevano più tempo da dedicare alla cura della casa - suggerisce Cherubini -. Di certo ha giocato a nostro favore la chiusura temporanea dei centri commerciali, fatto che ha incentivato le persone a rivolgersi ai piccoli negozi. Questi sono i nostri clienti principali, baluardi dell’economia di prossimità».
La straordinarietà del periodo si è riflessa anche sul personale, con due nuove assunzioni nel periodo di maggiore emergenza (una quarantina i dipendenti totali). C’è poi un altro fronte sul quale l'azienda, che vede Sandro Venturelli presiedere il cda composto anche dalle sorelle Paola e Tea, sta investendo cioè quello delle certificazioni. Oltre ad aver ottenuto da A2A il riconoscimento per l’impegno sul fronte delle energie rinnovabili - «tutta l’elettricità che usiamo è prodotta dal nostro sistema fotovoltaico», conferma il procuratore - è in corso l’iter per ottenere la certificazione Iso 2001 relativa al sistema di gestione della qualità. Sul fronte del marketing invece un'altra novità. Recentemente è stato registrato ufficialmente e a livello nazionale il marchio Colorificio Bresciano «fatto che ci permette di puntare con ancora più forza sul nostro brand» sottolinea Cherubini.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato