Il 70% dei lavoratori italiani è insoddisfatto e stressato
Dopo le pause festive ad intermittenza i ritmi di lavoro riprendono e i rischi di stress e burnout tornano di grande attualità. Anche in Italia. Secondo l’ultimo studio di GoodHabitz, la piattaforma internazionale per la formazione aziendale, il 70% della forza lavoro nel nostro Paese è alle prese con stress e burnout e il 13% dichiara di averli sperimentati in modo molto forte. L’indagine sottolinea poi una preoccupante lacuna nella comunicazione tra dipendenti e manager in materia di salute psichica. Tra gli intervistati in Italia, uno su due ha infatti scelto di affrontare le proprie difficoltà in modo isolato, senza chiedere supporto ai propri manager di riferimento: solo il 50% di loro si sente a proprio agio nel discutere di stress, ansia, attacchi di panico e altri disturbi all’interno dell’azienda.
Una «crisi silenziosa» che testimonia la necessità di promuovere ambienti in cui le conversazioni aperte sulla salute mentale siano non solo ben accette, ma attivamente incoraggiate. GoodHabitz rivela inoltre che in Italia la gestione dello stress emerge come la principale abilità in grado di influire positivamente sul benessere (35%), a pari merito con le competenze digitali. Tuttavia, la capacità di comunicazione (28%), il coaching e la leadership (28%), la gestione del tempo (26%), sono quasi altrettanto importanti. Ciò sottolinea l’urgente necessità di una formazione completa sia per i manager che per i team all’interno delle organizzazioni, per sviluppare quelle competenze cruciali per la comunicazione efficace, l’empatia e la risoluzione dei problemi.
Secondo il sondaggio nel Bel Paese quattro dipendenti su cinque vedono una correlazione tra la felicità sul lavoro e l’impatto sul loro benessere generale (80%), sottolineando quanto il lavoro e la vita privata siano interconnessi. Sempre secondo i dati della ricerca, il benessere finanziario/economico continua a svolgere un ruolo fondamentale nella soddisfazione lavorativa (74%). Allo stesso tempo, l’importanza dello sviluppo personale è in costante crescita (81%) e più di 7 professionisti su 10 (76%) pensano che questo aspetto potrebbe aumentare la loro felicità sul lavoro. Emerge così che il primo tema su cui lavorare per la formazione dei manager è l’ascolto: la maggior parte dei dipendenti (67%) preferisce che i propri manager si occupino regolarmente del loro benessere. Al momento una chimera.
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