I surgelati della Alcass volano negli Stati Uniti
Da una parte il mercato statunitense e i suoi 600 milioni potenziali consumatori, da raggiungere con una holding nata proprio a questo scopo e un altrettanto nuovo stabilimento, a Chicago. Dall’altra Bedizzole e lo spaccio aziendale, per condividere l’esperienza con il territorio di cui è parte da quasi 35 anni.
Sono le due facce di una stessa medaglia: Alcass, azienda bedizzolese tra i maggiori player del settore dei prodotti surgelati, che chiude un 2020 incredibilmente positivo.
«Nonostante tutto, nonostante la pandemia, la nostra società è riuscita a migliorare la performance dell’anno precedente - sottolinea il presidente Renato Bonaglia -. È stato faticoso con la ristorazione, che ha registrato perdite anche del 50%, ma soddisfacente con la grande distribuzione».
Nel 2020 Alcass ha riscontrato una crescita complessiva del fatturato del 4% che raggiunge i 13,6 milioni di euro, grazie alle vendite export cresciute del 12,2% e alla performance della grande distribuzione, nella quale è presente con il brand Amica Natura e con diversi prodotti private label. La quota export, in particolare, è cresciuta attestandosi al 19% del totale del giro d’affari: «Un traguardo straordinario - rileva Bonaglia -, che era nelle nostre prerogative e per raggiungere il quale abbiamo cominciato a seminare quattro anni fa: se nel 2017 raggiungeva il 3% del nostro giro d’affari, ora sfioriamo il 20%». Bene anche il margine di redditività, in crescita del 2,4%: si assesta a 1,642 milioni contro i 1,603 milioni del 2019.
La vera grande partita è l’export. Ed è anche la ragione che ha portato alla nascita della holding Iffh Spa (Italian Forze Food), nella quale Alcass si è di fatto unita alle società Appetais Spa e Roncadin Spa: «Crescere è difficile, ma è un imperativo - spiega il presidente, che della holding è Ceo -. E insieme, unendoci e anche cedendo parte della nostra sovranità aziendale, si percorre questa strada. Ciascuno di noi è rimasto alla guida della propria azienda, ma abbiamo creato un livello superiore, nel quale decidere le strategie generali. Per esempio, investire in un nuovo stabilimento fuori dall’Italia».
Lo stabilimento di Chicago, appunto, che è costato alla holding un investimento di 10 milioni di euro. Venti persone per ora al lavoro (diventeranno quaranta), 2.500 metri quadrati di superficie dove si produrrà pizza surgelata: «Gli Stati Uniti per noi sono un mercato fondamentale e avere uno stabilimento, un punto d’appoggio lì, vuol dire anche far capire ai nostri clienti americani che per noi sono importanti. La nostra forza resta il Made in Italy - continua Bonaglia, il quale sottolinea di non avere alcun impulso alla delocalizzazione -, ma dobbiamo essere negli Stati Uniti. Una scommessa difficile, ma di cui vado orgoglioso: lunedì è cominciata la produzione».
Dal «macro» statunitense al «micro» del territorio bedizzolese, ma anche lo spaccio che nascerà a fianco dell’azienda sarà una scommessa per Alcass: un punto vendita nel quale trovare non solo tutti i prodotti Amica Natura, ma anche una serie di referenze dei partner Appetais e Roncadin. A chilometro zero, nel pieno rispetto delle strategie di sostenibilità portate avanti dall’azienda. E sarà una sorta di «incubatoio» dove testare i prodotti. La domanda in Comune è già stata presentata.
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