I saldi si avvicinano: i consigli per evitare le truffe
Partiranno sabato anche in Lombardia i saldi estivi. Secondo le stime di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo poco meno di 230 euro per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro.
Il presidente di Federazione Moda Italia e vice presidente di Confcommercio, Renato Borghi, commenta: «Dopo una stagione primavera-estate non proprio esaltante dal punto di vista dei consumi di abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori ed articoli sportivi i saldi estivi rappresentano un banco di prova per il dettaglio moda multibrand. I saldi continuano ad essere appetibili per i consumatori nonostante un contesto di concorrenza globale, o meglio di «dittatura digitale», capace di condizionare tutto, dalla filiera produttiva al modo delle persone di consumare e relazionarsi».
Confcommercio ricorda alcune regole base e diritti da tener presente nell’acquisto: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme, in questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione, della sostituzione o della restituzione del prezzo pagato. La prova dei capi è rimessa alla discrezionalità del negoziante. Per i pagamenti le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.
I capi in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
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