I robot creano più lavoro di quanto ne fanno perdere
Entro il 2025 le macchine svolgeranno più compiti nel posto del lavoro di quelli riservati alle persone, che oggi ne svolgono ancora il 71%.
Ma «la rapida evoluzione di macchine e algoritmi nel posto di lavoro potrebbe creare 133 milioni di nuovi posti di lavoro in sostituzione dei 75 milioni di posti che verranno eliminati da qui al 2022», con un guadagno netto di 58 posti di lavoro. Lo scrive il World Economic Forum nella ricerca The future of Jobs 2018 basata sulle domande poste ai vertici delle società di 20 Paesi, sia emergenti che avanzati, attive in 12 settori diversi, pubblicata a Tianjin, in China, dove il Wef sta tenendo una Davos estiva intitolata Annual Meeting of the New Champions.
Certo la Quarta rivoluzione industriale basata sull'automatizzazione, la robotica, gli algoritmi - spiega l'organizzazione ginevrina in un comunicato - comporterà un'enorme rottura rispetto al passato nel mondo del lavoro, con cambiamenti «significativi» in termini di qualità, mobilità del lavoro, stabilità del posto che richiederanno «grande attenzione» da parte del settore pubblico e privato.
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