Economia

I prezzi degli imballaggi di carta sono alle stelle

Dopo la crisi dei chip, è un altro settore di punta dell'industria bresciana ad essere colpito. Scorte esaurite, ridotte le produzioni
Filiera carta e stampa in difficoltà. Allarme materie prime: prezzi alle stelle anche per il cartone
Filiera carta e stampa in difficoltà. Allarme materie prime: prezzi alle stelle anche per il cartone
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Anche il comparto della carta è investito dalla «maledizione» della carenza di materie prime. Nonostante la ripresa in corso, per molte imprese continuare a produrre sta diventando un percorso ad ostacoli per via dei ritardi dell'approvvigionamento e degli aumenti dei costi delle materie prime, che rischiano di trasferirsi sui consumatori finali.

Solo per la cellulosa, si calcola un picco nell'aumento del costo del 70% rispetto a fine 2020, mettendo in crisi anche gli imballaggi per la carta da stampa e da pubblicazione: dipende dal tipo di prodotto, ma si va da una media del 6%, mentre per le cosiddette «carte bianche» i rincari possono raggiungere anche il 10% sul prodotto finale.

Lancia l'allarme il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia, Eugenio Massetti, che è anche imprenditore del settore: «Le aziende - afferma - hanno esaurito le scorte di magazzino. La richiesta di prodotti per l'igiene, di imballaggi per il settore farmaceutico, per le consegne a domicilio e per il commercio elettronico ha fatto aumentare la domanda delle materie prime per la produzione di carte, ma i fermi macchina pianificati dai produttori e gli aumenti dei costi dell'energia e del gas hanno ridotto le produzioni e dilatato i tempi di consegna anche nei settori collegati della stampa e tipografia».

Nella provincia di Brescia, la filiera muove 362 imprese (di cui 221 artigiane) con 3.597 addetti (992 nell'artigianato). Il prezzo della carta alle stelle mette in crisi il mercato dei libri, ma le ricadute riguardano ovviamente anche i comparti del packaging e dell'imballaggio. «Su alcune carte il prezzo è addirittura triplicato - dicono dalla sede Innova Group di Caino - ed anche le tempistiche sulle consegne non vengono più garantite come una volta. I costi dell'energia, poi, rendono questo periodo particolarmente critico. La mancanza di materia prima può far rallentare la produzione, perciò la nostra azienda ha deciso di aumentare le proprie scorte».

«Il rincaro dei prezzi della carta per ondulazione o da imballaggio è evidente, ma è anche aumentata la domanda in maniera straordinaria - commenta Michele Lancellotti, ceo di Imbal Carton di Prevalle, fresca vincitrice del prestigioso premio Conai 2021 per imballaggi sostenibili -. Il mercato del cartone ondulato sta crescendo incessantemente da 13 mesi e tocca quest'anno il +9 per cento , che equivale a 300mila tonnellate di carta su base nazionale. Anche nel 2020, anno del Covid, è salito del 2% in quanto sono cresciuti considerevolmente gli acquisti e-commerce di beni di vario genere».

Se una tonnellata di carta costava 500 euro, quest'anno ne costa più di 800. E la curva è destinata a spostarsi ancora verso l'alto, perché la domanda supera di gran lunga l'offerta e «la mancanza di nuove cartiere con carta riciclata favorisce la speculazione». Da tale scenario discendono anche i problemi di approvvigionamento e l'allungamento nei tempi di consegna, cui però Imbal Carton è perfettamente in grado di fare fronte. «Abbiamo - riferisce Lancellotti - una partnership in esclusiva con un gruppo tedesco che produce carta».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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