I ministri dell’Agricoltura europea alla Ca’ del Bosco
Milano e la Lombardia ospiteranno, da domenica 28 a martedì 30 settembre, il Consiglio informale dei ministri dell’Agricoltura dell’Unione europea.
In particolare, domenica 28 alle 16.30 è prevista la conferenza stampa di apertura del Consiglio con il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, nella nostra provincia, nel distretto del Franciacorta. Ad ospitare l’incontro sarà l’azienda Cà del Bosco di Erbusco.
Nei giorni successivi, le riunioni dei ministri si svolgeranno a Milano.
Gli incontri rientrano nell’ambito del semestre di presidenza italiana dell’Unione europea. Al centro del confronto ci sarà l’applicazione della nuova Pac.
Alla scelta di Cà del Bosco - definita dai promotori dell’iniziativa pochi giorni fa - l’organizzazione dell’evento è giunta al termine di un lungo lavoro di valutazione. È stato infatti necessario definire una sorta di bando che fissasse criteri, parametri e punteggi per poter definire quale, tra le molte strutture del territorio, potesse ospitare l’incontro dei ministri europei. La valutazione finale è caduta sulla cantina di Maurizio Zanella.
Grande soddisfazione per la conferma che il governo dell’agricoltura europa si incontrerà nella nostra provincia viene da Antonio Vivenzi, presidente del patto che raggruppa i sindaci dei 18 Comuni della Franciacorta. «Va innanzitutto sottolineato che attraverso l’individuazione del luogo dove i ministri europei si incontreranno il governo mette in campo una concreta attenzione verso il nostro territorio. In questo senso un ringraziamento va rivolto alla vicinanza dimostrata in questa occasione dal ministro Martina, un lombardo che ben conosce le nostre zone».
La Franciacorta - prosegue Vivenzi - è «senza dubbio un territorio piccolo nella sua estensione, ma grande nella capacità che a avuto negli anni di imporsi nel mondo come scuola enotecnica di livello assoluto. La rilevanza internazionale di cui la Franciacorta e i suoi vini possono oggi andare fieri è il risultato di una grande capacità dimostrata da tutti i soggetti coinvolti: penso anzitutto ai privati che hanno investito e fatto crescere aziende di qualità, e poi alle amministrazioni locali che sono state in grado di armonizzare il governo del territorio con questa vincente vocazione agricola».
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