Economia

I mestieri di un tempo resistono e danno lavoro a 12mila persone

Dal sarto al falegname, dal venditore di tessuti al panettiere: in provincia di Brescia una realtà composta da 8mila imprese artigiane
Un panettiere - Foto tratta da unsplash.com
Un panettiere - Foto tratta da unsplash.com
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I mestieri di una volta in provincia di Brescia danno lavoro ancora ad oltre 10mila famiglie. A rivelare lo scenario sono gli ultimi dati diffusi qualche tempo fa dalla Camera di Commercio di Milano-Monza e Brianza e Lodi. In Italia, infatti, sono oltre 730mila le imprese che svolgono lavori come il coltivatore, il panettiere, il pescivendolo, il venditore di tessuti, la lavandaia e il sarto ricamatore, comparti nel quale lavorano circa 800mila addetti da Nord a Sud. Per la Camera di Commercio il business vale oltre 30 miliardi di euro all’anno. 

In Lombardia sono complessivamente quasi 50mila le imprese relative ai suddetti settori, con circa 100mila addetti che svolgono mestieri antichi e generano un giro d’affari pari a circa 7 miliardi di euro. E se al primo posto figura Milano (8.293 imprese e 26mila addetti), Brescia segue a ruota con quasi 8mila imprese e 12mila lavoratori). Anche Mantova si piazza bene con quasi 7mila aziende e 8mila addetti). A dare una spinta ai cosiddetti lavori antichi sono i giovani e gli stranieri: molti sono infatti gli imprenditori under 35 impegnati. Accanto ad agricoltori, sarti, panificatori, lavanderie e aziende di piallatura del legno, si contano in Lombardia tra gli altri oltre 800 tessitori, 700 calzolai, più di 300 ricamatori e aziende di produzione di pizzi e merletti, oltre 250 corniciai, circa 450 imprese tra orologiai e riparatori di gioielli, 226 spazzacamini, una quarantina di artigiani del vetro e più di 50 maniscalchi, (secondo i dati del Registro Imprese e Aida). 

In Italia, invece, tra i principali settori per numero di attività ci sono l’agricoltura (632mila), la produzione di pane e dolci (quasi 30mila), commercio tradizionale con tessuti, lavanderie (20mila), sarti (oltre 10mila), commercianti di pesce (6.677), di tessuti (5.884) e fiori (3.739) e artigiani del legno (3mila). E se le regioni per eccellenza degli antichi mestieri sono la Puglia, la Sicilia e la Campania, la Lombardia è settima nel Paese. 

Tradizione, creatività, abilità tecnica, capacità imprenditoriale: sono queste le doti dei maestri artigiani che qualche anno fa Regione Lombardia e governo si sono impegnati nel valorizzare, anche alla luce del sempre meno scontato ricambio generazionale che coinvolge sempre più imprese. Secondo alcuni studi un imprenditore over 50 su 5 ha intenzione di chiudere l’attività nei prossimi anni. Uno scenario certamente preoccupante per la valorizzazione del made in Italy nei prossimi anni.  

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