Economia

I marshmallow made in Brescia esportati in tutto il mondo

Massimo riconoscimento a una delle più importanti kermesse dedicate ai dolci all'azienda Bulgari di Pavone Mella
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Con orgoglio e inevitabile soddisfazione Agostino Bulgari ostenta la targa per il massimo riconoscimento conquistato pochi giorni fa a Colonia, nel corso di una delle più importanti kermesse dedicate al mondo dei dolci e della pasticceria.

All’omonima azienda di Pavone Mella è stato infatti assegnato alla fiera Ism il premio come «Migliore innovazione di prodotto» nel settore delle caramelle «margherite». Uno di quei prodotti che la società di Bulgari produce nello stabilimento della Bassa e poi commercializza in molti Paesi al mondo.

Nell’ultimo bilancio la Bulgari Antonio riporta un monte vendite pari a 7,7 milioni di euro, il 60% delle quali realizzate fuori dai confini nazionali. Le confezioni di marshmallow «made in Brescia» si trovano sugli scaffali di molti supermarket europei e pure nei mega store americani, cinesi, coreani e giapponesi.

Stiamo parlando dunque di un’impresa che si è affermata puntando sull’innovazione e sulla qualità dei suoi prodotti, mantenendo fermo il riferimento alla sua atavica tradizione. La Bulgari Agostino fu fondata dall’omonima famiglia nel 1880. Sorta come impresa artigianale, con laboratorio nel cuore di Pavone, ha iniziato la sua avventura con produzioni di meringhe e spumiglie. 

Alla fine degli anni ’60 del secolo scorso, la Bulgari si trasforma in piccola industria trasferendo l’attività nei capannoni appena fuori dal paese, in via Brescia. Qui il patron Antonio si dedica con successo alla produzione del famoso «Negrettino», il dolce spumoso ricoperto di cioccolato. Negli anni ’90 si registra un altro «salto», quantomeno dal punto di vista commerciale, con l’inizio della produzione di marshmallow, che lancia la società sui mercati esteri.

Insieme ad Agostino, oggi ci sono in azienda i figli Roberto e Riccardo. Ad oggi gli impianti dello stabilimento, circa 14mila metri quadrati di superficie coperta, occupano ben cinque capannoni con una vasta capacità produttiva, affidata a tecnologie all’avanguardia e 35 dipendenti. Quindi un sistema che si basa prioritariamente sulla qualità intesa - come osserva Roberto - nella costante ricerca delle materie prime e nella cura delle lavorazioni. 

Al salone di Colonia a ritirare il prestigioso riconoscimento è andato papà Agostino con la moglie Caterina che hanno così potuto ancora una volta trovare gratifica per l’impegno di una vita dedicata ai dolci e alla famiglia di cui oggi possono andare fieri. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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