Economia

I dipendenti pubblici nel Bresciano sono 59mila e il 68% è donna

Scuola e servizio sanitario sono i settori dove ci sono più occupati. Il 13,6% fa servizio part-time
Dipendenti pubbliche - © www.giornaledibrescia.it
Dipendenti pubbliche - © www.giornaledibrescia.it
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Fate una prova. Chiedete in giro quanti sono i dipendenti pubblici in provincia di Brescia e usciranno numeri più disparati. Con l’unico comune denominatore dell’essere tutti inferiori alla realtà che l’Inps, nel 2022, ci documenta nell’ordine delle 58.880 persone.

Che significa quasi 60mila lavoratori pubblici. Poiché, sempre per il 2022, l’Istat ci racconta che gli occupati in provincia di Brescia sono 542mila il conto è presto fatto: i dipendenti pubblici sono il 10,9% del totale degli occupati nel Bresciano.

I numeri

Certamente tanti. Anche se, in percentuale, l’incidenza dei dipendenti pubblici sul totale degli occupati a Brescia rimane di oltre tre punti inferiore al dato medio nazionale, che è nell’ordine del 14,1%. Tanto pesa il settore pubblico che, secondo una stima della Ragioneria dello Stato, contava, nel 2022, ben 3.266.180 lavoratori, a fronte di oltre 23 milioni di occupati.

Iniziamo col dire che nella nostra provincia il lavoro pubblico evidenzia una netta connotazione di genere, con oltre 40mila donne, che rappresentano il 68,2% del totale, oltre i due terzi dei lavoratori. Questo mentre i quasi 19mila uomini costituiscono il 31,8% del totale. Le oltre 40mila dipendenti pubbliche impiegate nel bresciano costituiscono il 18,5% occupazione femminile, una quota che è più di tre volte superiore al 5,7% , che rappresenta l’incidenza dei dipendenti pubblici maschi sul totale degli occupati.

La composizione

Tanti dipendenti pubblici nel bresciano e in prevalenza donne. Un dato che si spiega analizzando la composizione del comparto pubblico e la sua diversa presenza connotazione per genere. Diciamo subito che una parte rilevante dei dipendenti pubblici nel bresciano opera nelle scuole, 26.490 persone, il 45% del totale. Del resto proprio nelle attività dell’istruzione maggiore è la presenza delle donne, che rappresentano oltre i tre quarti del personale, il 77,5%.

Non troppo diverso il quadro nel secondo grande aggregato di occupazione pubblica, costituito dal servizio sanitario che, con poco meno di 15 persone, pesa per quasi un quarto sul totale dell’occupazione pubblica. Anche nella sanità pubblica le donne sono in ampia maggioranza poiché sono quasi i tre quarti del totale.

Scuola e sanità contano, da sole, oltre 41mila lavoratori, quasi il 70% del personale pubblico e, tra questi, le donne sono il 76,5%, oltre i tre quarti del totale.

Le amministrazioni locali (comuni, provincia e regione), costituiscono il terzo aggregato di occupazione pubblica con 8.852 lavoratori, il 15% del comparto pubblico, nei due terzi dei casi donne. Nelle amministrazioni centrali, nella magistratura e nelle autorità indipendenti operano in terra bresciana 1.658 dipendenti pubblici, il 2,8% del totale, anche in questo caso con una prevalenza delle donne, che sono poco meno del 60% del totale. Risultano quasi equamente distribuiti per genere i 1.289 dipendenti pubblici delle università e degli enti di ricerca, il 2,2% del totale del comparto pubblico.

Cambia nettamente il quadro della composizione di genere nel quarto aggregato per numero di lavoratori, costituto dalle forze armate, dai corpi di polizia e dai vigili del fuoco, che, complessivamente, contano 4.241 persone, il 7,2% dei dipendenti pubblici, in larga parte maschi, il 91,7%. Anche se la pattuglia delle 352 donne presenti in questo aggregato con le stellette sembra destinata ad aumentare.

Il part time

E, sono quasi esclusivamente le donne, il 92% del totale, a comporre la pattuglia degli oltre 8 mila lavoratori pubblici a tempo parziale, il 13,6% dei dipendenti.

Insomma, se si escludono i poliziotti e i militari, a parte l’università e la ricerca, si dice lavoro pubblico e si dice donna. La categoria del dipendente pubblico è anche entrata a far parte del linguaggio letterario e cinematografico divenendo, a seconda dei casi, oggetto di scherno, ironia, sarcasmo, ammirazione, invidia. Le ragioni per cui questa categoria di lavoratori suscita un così vasto interesse da parte dell’opinione pubblica sono almeno due: la prima, riguarda la loro numerosità; la seconda, riguarda il fatto che il costo del lavoro pubblico è sopportato dalla collettività.

Ma, c’è almeno una terza ragione per cui ci si interessa ai dipendenti pubblici: la composizione e le caratteristiche del Pubblico Impiego incidono sulla capacità della macchina pubblica di essere efficace, efficiente. In ultima analisi, considerando il dipendente pubblico l’anima dell’amministrazione, si può affermare che le sue caratteristiche influiscono in modo determinante sulla capacità delle istituzioni pubbliche di rispondere ai bisogni espressi dalla collettività. E non è poca cosa.

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