I cerchi Maxion fanno accelerare il fatturato e l’utile netto
Ruote che girano sul mercato, fatturato che sale. Si riassume così il 2018 di Maxion Wheels Italy Holding (che, tra i ventidue del mondo, ha il suo unico stabilimento italiano a Dello), realtà industriale con più di 100 anni di storia che si sviluppa prevalentemente nel mercato del primo equipaggiamento essenzialmente rappresentato di principali costruttori mondiali di auto. Il bilancio 2018 (in cui Maxion Wheels consolida anche lo stabilimento thailandese) chiude con un utile di 15,9 milioni di euro contro i 10 milioni del 2017 (dopo 5,7 milioni di ammortamenti), risultato a monte del quale ci sono stati ricavi per 199 milioni di euro (erano 182,5 nel 2017) di cui 122,6 prodotti dall’impianto italiano e 72,5 milioni da quello thailandese.
Molto esplicativi sono alcuni dati sul mercato mondiale dell’auto - e sugli effetti sul 2019 - sulla base dei dati Acea (l’Asociazione costruttori europei): lo scorso anno sono tate immatricolate nei 28 paesi europei più i tre dell’Efta (European free trade, comprendente Svizzera, Islanda e Norvegia) 15,6 milioni di auto con una contrazione delle vendite a dicembre (-8,7%) con 1038984 immatricolazioni, calo di mercato che permane tuttora. I paesi a maggiore crescita sono stati Francia e Spagna (rispettivamente +3% e +7%); stabile la Germania (-0,2%), l’Italia ha perso il 3,1%, i, Regno Unito addirittura il 6,8%.
Interessando due dati di mercato: la Germania ha segnato un meno 7% negli acquisti da privati mentre l’Italia ha ceduto il 7,5% di acquisti aziendali di auto. Gli analisti di Standard & Poors ritengono che le difficoltà del mondo automotive potranno essere controbilanciate dal costo relativamente basso del denaro, dalla salute dei gruppi industriali specializzati e dalle ulteriori riduzioni dei costi per le sinergie tra marchi. «Quanto alle auto elettriche - si legge nella Relazione sulla gestione di Maxion Wheels - la transizione ai danni del diesel si farà sentire dopo il 2020 e quindi il 2019 - se verranno confermate le previste conferme di miglioramento del pil - rimarrà un anno di crescita tra l’1 e il 2%».
La multinazionale con stabilimento a Dello si è mossa in questo scenario in cui ha visto i ricavi crescere del 24% in Italia e del 76% in Thailandia, ricavi realizzati per la quasi totalità - 98,89% - nell’Unione europea culla dell’auto mondiale: il margine operativo lordo è passato da 18,4 a 23 milioni di euro. Importanti gli investimenti per un totale di 6,3 milioni di cui 4,1 nello stabilimento italiano di cui 1,9 milioni in macchinari. La relazione sulla gestione sottolinea un aspetto rilevante nel ruolo dello stabilimento di Dello sia nel coordinamento che nella concentrazione di risorse funzionali alla ricerca finalizzata alla produzione di nuove ruote.
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