EconomiaBassa

Hub della conoscenza, idee dei giovani e ricette dei sindaci per il futuro della Bassa

Umberto Scotuzzi
Gli studenti chiedono ascolto e gli amministratori puntano sui servizi
I giovani intervenuti - © www.giornaledibrescia.it
I giovani intervenuti - © www.giornaledibrescia.it
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Quello tra i giovani e il territorio è un rapporto non sempre facile né immediato, soprattutto alla luce delle trasformazioni in atto. Ma che cosa chiedono le giovani generazioni a chi quel territorio è chiamato ad amministrare? Maggiori infrastrutture, anche digitali; più spazi aggregativi; un più ampio ascolto e coinvolgimento nelle decisioni; una maggiore attenzione alla questione ambientale e della sostenibilità.

A mettere sul campo queste e altre proposte sono stati Sofia e Marco, alunni dell’istituto «Bonsignori» di Remedello, che, insieme ai «colleghi» Kaur e Paolo del «Capirola» di Leno hanno animato il dibattito tra sindaci e candidati sindaci ieri pomeriggio al Cassa Padana forum a Leno, nel corso del convegno «Verso una identità strategica della Bassa Bresciana. Stimoli e idee per la campagna elettorale», condotto dal direttore del Giornale di Brescia Nunzia Vallini.

Si tratta del primo appuntamento dopo il taglio del nastro della sede dell’Hub della Conoscenza, che ha trovato dimora nella attigua villa Seccamani, il settimo dal debutto del progetto messo a punto dalla Bcc lenese insieme al Politecnico di Milano.

Cambio di passo

Quello che i giovani hanno reclamato all’attenzione degli amministratori, presenti e futuri, è un cambio di passo per evitare la fuga all’estero e rendere più al passo coi tempi la vivibilità nei nostri territori: «Noi giovani - hanno sottolineato i quattro studenti - ci siamo e siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità, però chiediamo di essere ascoltati e resi partecipi delle scelte. Il nostro territorio dev’essere attrattivo, in grado di offrire servizi a misura di giovane».

Digitalizzazione

Dinamiche non dissimili interessano anche i primi cittadini, come ha fatto emergere la tavola rotonda tra i sindaci di Gambara (Tiziana Panigara), Isorella (Simone Bellardi), Manerbio (Paolo Vittorielli), Milzano (Sandra Filippini) e Offlaga (Giancarlo Mazza).

Sul tavolo delle idee e proposte luci e ombre di un modello strategico che, pur senza snaturare l’identità dei singoli Comuni, offra maggiori opportunità per i servizi da erogare. In che modo? Rafforzando il positivo che c’è (l’Ambito nel campo socio-assistenziale o il Sistema nel settore delle biblioteche) e applicandolo anche ad altri comparti. E, al tempo stesso, elaborando punti di convergenza nella gestione dei servizi, «a partire dall’omogeneità dei servizi informatici e nel processo di digitalizzazione», hanno rimarcato all’unisono i sindaci intervenuti.

Altra ricetta fattibile? Una pianificazione del territorio condivisa, la costruzione di un modello dinamico, flessibile e incentivante per le giovani generazioni, che sia da volano di attrattività e catalizzatore di buone pratiche da condividere. Anche di questo si occuperà l’Hub della Conoscenza.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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