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Hub della conoscenza, quando i dati aiutano i giovani a migliorare il futuro

Umberto Scotuzzi
I primi due laboratori sono dedicati allo studio della lingua inglese e al data management
Hub della Conoscenza: al via i laboratori
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Il quotidiano economico britannico Economist ha definito i dati come il petrolio dell’era moderna e alcuni scienziati li definiscono come la materia prima più importante per qualsiasi impresa. Comunque li si voglia interpretare, una società (civile e industriale) senza dati non ha più significato.

E proprio al data management e alla lingua inglese sono dedicati i primi due corsi promossi dall’Hub della conoscenza, il progetto avviato a inizio anno, frutto della sinergia tra la Bcc Cassa Padana, il Politecnico di Milano, l’Istituto di istruzione superiore «Capirola» di Leno, il supporto della Provincia di Brescia e della Regione Lombardia e la partnership di Editoriale bresciana, ampliatosi poi alla collaborazione di altri soggetti.

Il percorso

I corsi, che hanno ufficialmente preso avvio ieri mattina, sono sviluppati in modalità laboratoriale e cooperativa; prevedono per i partecipanti, da un lato l’approfondimento della lingua inglese per migliorarne le abilità di conversazione, dall’altro, analizzando in gruppo un case-study, la definizione di priorità e strategie di marketing.

Essi si svolgono durante questa settimana di pre-inizio del nuovo anno scolastico nella sede dell’Hub, ovvero villa Seccamani: i locali ospitano i laboratori di informatica dell’istituto Capirola al piano terra, mentre al piano superiore operano i gestori corporate di Cassa Padana.

Vi prendono parte alcuni studenti del triennio degli istituti superiori «Don Milani» di Montichiari, «Cossali» di Orzinuovi, «Bonsignori» di Remedello e «Capirola» di Leno-Ghedi.

«Questi corsi rappresentano un’occasione unica – hanno sottolineato i ragazzi presenti alla cerimonia di inaugurazione – perché con simili tematiche noi giovani siamo, e soprattutto saremo, chiamati sempre più ad operare. I laboratori ci aiuteranno ad approfondire le nostre conoscenze e a metterci in gioco».

E i frutti di queste e delle prossime attività laboratoriali si innesteranno con alcuni prodotti, anche multimediali, come ad esempio i podcast. «Perché ai giovani occorre dare voce e renderli parte integrante della comunicazione», ha chiosato la direttrice del Giornale di Brescia, Nunzia Vallini.

I protagonisti

Un percorso, quello intrapreso ieri mattina, che vede, dunque, protagonisti attivi gli studenti e il mondo della scuola, rappresentato dai dirigenti scolastici dei quattro istituti superiori coinvolti: «La scuola ha sempre più bisogno di dialogare in maniera proficua con il territorio, il mondo delle imprese, le università. E questo progetto incarna bene questa virtuosa e necessaria collaborazione».

«L’Hub – hanno aggiunto Giuliano Noci, direttore scientifico del progetto, e Andrea Lusenti, direttore generale della banca – si propone di contribuire alla competitività del territorio, mettendo al centro i giovani e la crescita delle loro competenze. Quello di oggi è solo il primo step di un più ampio e articolato percorso, costruito con e per i giovani».

L’Hub della conoscenza si occupa di temi legati al cambiamento, alla competitività delle imprese e della Pubblica amministrazione, a progetti di filiera nel mondo agro-alimentare

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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