Economia

Heidelberg Materials: nel sito di Rezzato cemento «net-zero»

Francesca Zani
Gli obiettivi del gruppo per la promozione di un’edilizia sostenibile
Il sito produttivo ex Italcementi a Rezzato - © www.giornaledibrescia.it
Il sito produttivo ex Italcementi a Rezzato - © www.giornaledibrescia.it
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È un road show sull’edilizia sostenibile e sulla decarbonizzazione, che tocca tutte le macro zone italiane in cui opera Heidelberg Materials, società tedesca che dal novembre 2023, ha assorbito Italcementi, la storica società italiana con i suoi 10 impianti per la produzione del cemento (tra questi anche quello di Rezzato-Mazzano), 4 centri di macinazione e oltre 120 impianti di produzione di calcestruzzo in Italia.

Cemento net zero

L’ultima ha toccato l’impianto di Rezzato-Mazzano di via Gardesana, uno dei più importanti in Italia e fra i più moderni, sostenibili e competitivi in Europa, diretto da Antonio Finocchiaro. Focus dell’incontro come detto oltre alla spiegazione sul cambio di brand dopo 159 anni di Italcementi, la strada verso la decarbonizzazione con la riduzione di emissione di Co2 nei processi produttivi, grazie agli investimenti del gruppo, ha come obbiettivo il cemento «net-zero», che permette di ridurre l’impronta carbonica di tutta la filiera delle costruzioni, partendo proprio dal primo anello: il cemento.

A confronto esperti del settore, fra i quali lo studio di Federico Della Puppa direttore del centro studi YouTrade che rappresenta la rivista settoriale, dal quale emerge che nel settore dei materiali edili Brescia e provincia «vola» letteralmente, diventando in Lombardia « la provincia più reattiva».

«A tal punto - sottolinea Della Puppa - che i bilanci sulle rivendite edili mostrano ottime performance, non solo per crescita di fatturato ma anche di dati sulla solidità di imprese. In questo quadro regionale le imprese bresciane hanno un quid in più, con uno scarto di 3/4 punti percentuali sui dati già positivi a livello regionale».

I dati

Della Puppa ha parlato della crescita dei margini, «se a livello lombardo è del 50% a Brescia è del 70%. Ad esempio su un fatturato 100 in Lombardia l’utile è mediamente l’8%, mentre per Brescia è del 13% stessa cosa per la liquidità media, che in Lombardia è 9% mentre a Brescia è del 13%».

Questo dimostra che le imprese della nostra provincia hanno una marcia in più, sia dal punto di vista della dimensione che dell’organizzazione d’impresa. «Certo - sottolinea ancora Della Puppa - in questa fase di passaggio dall’economia lineare a quella circolare sempre di più le imprese dovranno unirsi in gruppi, consorziarsi, o creare multi point, attuare cioè una dimensione che garantisce la possibilità di organizzare al meglio il lavoro, ottimizzando i processi lavorativi, ed in questo - la chiosa di Della Puppa- il dato interessante è che Brescia mostra queste capacità innovative, diventando un faro per le altre regioni».

Durante l’incontro inoltre è stata annunciata la giornata del «Porte Aperte» prevista per il 21 settembre, un evento realizzato per far conoscere la cementeria ai cittadini di Rezzato e Mazzano e, mantenere vivo il legame con il territorio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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