Gruppo Metra, la maggioranza passa al fondo americano Kps
l fondo americano Kps Capital Partners gestisce asset per un valore di oltre 12,3 miliardi di dollari; è presente in 22 Paesi con 159 stabilimenti produttivi; occupa 34mila dipendenti nei settori che vanno dall’automotive all’impiantistica, dalla sanità alle materie prime. La premessa è indispensabile per comprendere il senso dell’operazione che ha traghettato il gruppo Metra sotto le ali di Kps.
L’accordo di cessione è stato firmato ieri dalle famiglie Bertoli, Giacomelli, Marinelli e Zanetti che nel 1962 fondarono Metra. A completamento dell’operazione, il fondo statunitense avrà il 75% del gruppo bresciano, mentre i soci storici manterranno il 25% del capitale dell’azienda.
Un’operazione strategica, che si innesta nel più ampio piano di sviluppo annunciato un anno fa dal gruppo di Rodengo Saiano che punta a «mantenere un vantaggio competitivo rispetto agli altri estrusori di alluminio». «Vogliamo continuare a crescere e conquistare il mercato americano - spiega l’amministratore delegato di Metra, Enrico Zampedri -. La partnership con Kps va vista come una grande opportunità: garantisce le risorse per gli investimenti e le competenze necessarie a conquistare nuovi mercati». L’opportunità di cui parla Zampedri si traduce nei 60 milioni di investimento che il fondo Usa intende investire in Metra nei prossimi 4 anni.
Il gruppo. Azienda globale e integrata verticalmente nel settore dell’estrusione di alluminio. È questo uno dei punti di forza di Metra che presidia tutte le fasi del processo produttivo: dalla fonderia all’estrusione, dalle lavorazioni meccaniche alla saldatura, dalla verniciatura all’assemblaggio con una struttura tecnica interna di progettazione e sviluppo in co-engineering con i clienti.
L’azienda - che ha oltre 2.000 clienti attivi - opera attraverso due divisioni: profili in alluminio sia per il settore delle costruzioni (utilizzate per i rivestimenti di molti edifici iconici dalla Piramide del Louvre a Parigi al Bosco Verticale a Milano al grattacielo One Vanderbilt a New York); profili per il settore industriale (dalle carrozze dei treni ad alta velocità alle applicazioni nel settore automotive, energia, pneumatica e molti altri) venduti in diversi Paesi europei e in Nord America.
Il gruppo occupa complessivamente 850 persone di cui 700 in Italia tra gli stabilimenti di Rodengo Saiano (550 dipendenti), Ragusa (100 dipendenti), Serravalle (50) e due unità in Canada (150 dipendenti); ha sviluppato un fatturato medio nel triennio 2018-2020 di oltre 255 milioni di euro con un Ebitda medio di 25,5 milioni e nonostante il Covid anche nel 2020.
«In questi anni siamo cresciuti molto - confida Zampedri, che resterà alla guida del gruppo bresciano -, sia nella divisione costruzioni ed edilizia avanzata, sia in quella industriale con la fornitura di profili di grandi dimensioni per il settore ferroviario. Abbiamo fatto investimenti sull’estrusione, sui centri di lavorazione meccanica, sugli impianti di saldatura. A Rodengo abbiamo appena investisto 14 milioni di euro nella nuova linea di saldatura, impianto unico a livello europeo in grado di produrre profili fino a trenta metri di lunghezza. I risultati del 2020 ci hanno dato ragione con ordini in crescita del 30% rispetto alla media del triennio».
Veicolo dell’investimento sarà il fondo speciale Kps Mid-Cap in Europa, che opera nel settore delle medie imprese. Metra è stata assistita nell’operazione da Lazard come financial advisor, dallo studio legale Allen & Overy che ha agito nel ruolo di legal advisor e da EY che ha svolto le attività di Vendor Due Diligence finanziaria e fiscale. Mentre Kps è stata assistita da Intesa Sanpaolo - Divisione Imi Corporate & Investment Banking.
«Kps ha una consolidata tradizione di successo negli investimenti nel settore metallurgico - conclude Zampedri -. È una realtà che ha dimostrato di saper creare valore nelle realtà manifatturiere nelle quali opera; ci accomunano la ricerca dell’eccellenza, la qualità dei prodotti e del servizio ai clienti; insieme ad una particolare attenzione all’ambiente, alla salute e alla sicurezza dei lavoratori».
Metra - insieme al fondo Kps - ha alzato l’asticella della competizione internazionale. Il primo obiettivo è conquistare il ricco mercato americano. E la via potrebbe essere quella di una acquisizione. Ma per percorrere questa strada servono investimenti e risorse finanziarie che solo un fondo internazionale come Kps può mettere a disposizione.
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