Economia

Gruppo Cavagna a tutto gas in Russia con Gazprom

Presentata in fiera a Mosca la prima auto Lada Largus che monta l’impianto della Bigas di Bedizzole
Un manager russo davanti alla Lada Largus in fiera a Mosca
Un manager russo davanti alla Lada Largus in fiera a Mosca
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È stata presentata giovedì a Mosca nel corso di GasSuf - fiera internazionale specializzata riservata ai produttori di sistemi di conversione dei diversi gas per auto presenti sul mercato - la Lada Largus, alimentata con gas naturale, che monta un impianto realizzato dalla Bigas di Bedizzole, dal 2015 al 100% società nel gruppo Cavagna che ne deteneva già il 45%, che sviluppa e produce componenti e sistemi per convertire motori a benzina a GPL e metano. Nella Federazione Russa è in atto ormai da tempo un importante piano di sviluppo della mobilità sostenibile, favorito dall’enorme quantità di gas sul quale la Russa «si appoggia» (la federazione conta circa il 20% delle riserve mondiali, nel 2018 ha esportato circa 230 bilioni di metri cubi ed è il principale fornitore di gas naturale dell’Eu, con volumi annui che superano i 100 miliardi di m3). La Lada Largus - una compatta quattro porte sul mercato dal 2012 - è prodotta da AutoVaz, posseduta da Alliance Rostec Auto BV per il 74,5%, joint-venture tra Renault-Nissan al 67,1% e la società russa Rostec per il rimanente 32,9%.

La joint venture. Primi passi dunque per la joint venture tra Gazprom Household System e il gruppo Cavagna, accordo che era stato formalizzato nel corso dell’estate e che annunciato nell’autunno dello scorso anno dando vita a Gazprom Gas Engine System il cui obiettivo è favorire lo sviluppo della mobilità sostenibile. La newco produce, assembla e vende in Russia i kit di conversione Cng (conversione gas naturale) per auto. Nella jv, Gazprom detiene il 65% e il gruppo Cavagna il restante 35%. Ezio Cavagna, chairman del gruppo italiano, rispondendo nel corso della formalizzazione dell’accordo a Victor Zubkov, presidente del board dei direttori di Gazprom che aveva sottolineato l’importanza della jv nel sostegno del progetto «russo di accrescimento della mobilità sostenibile», si era dichiarato onorato di aver potuto far parte alla joint venture «con un percorso di crescita» che sarà favorito dalla presenza diretta in Russia del sempre più internazionalizzato gruppo meccanico bresciano, fondato nel 1949 da Paolo Cavagna. La storia del gruppo. Cavagna Group è una realtà economica bresciana molto interessante che, come emerge dal sito della società, è ormai piattaforma globale con impianti o sedi commerciali in poco meno venti paesi della terra: due sedi distributive negli Usa, una produttiva in Venezuela dove è presente dal 1978 inizialmente in partnership con Congrif, ed una in Cile, così come - al di qua dell’oceano - in Francia e Portogallo.

Il gruppo in Europa è presente con sedi in UK e Turchia, in Russia come abbiamo visto, oltre che in India, Cina e Thailandia. Nel 1954 nel gruppo entra O.me.ca, seri anni più tardi tocca a Reca. Nel 1981 tocca a Cori Engineering (corpi valvola forgiati a caldo) e tre anni più tardi il gruppo dà vita a Cavimatic. Gli anni Novanta sono quelli dei take over: nel 1993 Pergola, nel 1997 Calor gas Engineering, nel 2001 e Oara quindi nel 2003 la danese Teknova. Bigas entra in parte nel gruppo nel 2013 e interamente nel 2015 anno in cui viene portata a conclusione un’acquisizione in Sud Africa e l’anno dopo in Turchia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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