Gli Its lombardi fanno il pieno, mentre l'Emilia Romagna investe in formazione nel settore auto

D'accordo: non si può avere tutto dalla vita. E quindi, diciamo, bisogna accontentarsi. Due segnalazioni, poco più. La prima: gli Its lombardi partiranno a giorni con il nuovo anno accademico. E sarà un anno boom per numero di corsi e alunni. Gli Its, o Its Academy come adesso li si vuole chiamare, sono scuole di alta formazione post-laurea con una formula piuttosto innovativa per l'Italia: formazione biennnale (triennale in qualche caso) con la maggioranza dei docenti che arrivano direttamente dalle aziende. Una sorta di master specialistico post-laurea. Gli Its sono gestiti da Fondazioni pubblico-private con la Regione a fare da regista. Brescia, sia detto en passant, fu apripista della formula con il Machina Lonati.
L'idea di fondo è formare tecnici e specialisti di alto livello stando vicini-vicini al mercato, alle esigenze delle aziende. Ovviamente il tasso di occupazione post diploma è altissimo e sfiora il 90%.
I numeri della Lombardia
I numeri regionali sono confortanti: 199 corsi, 4.800 studenti, ovvero +41% sull'anno scorso. I numeri trovano in qualche modo giustificazione da una parte nella sensibilizzazione che su questo nuovo indirizzo scolastico post-laurea in questi mesi è stata fatta. Basti dire che nel Pnrr agli Its è destinata una somma dedicata per 1,5 miliardi in 5 anni. Il Governo uscente (e il ministro Roberto Cingolani in particolare) hanno deciso che si doveva puntare su questo indirizzo venendo incontro a pressanti richieste delle aziende e dando una risposta nuova e qualificata al mercato del lavoro.
Fra le novità in chiave bresciana si segnala l'avvio di un corso per la specializzazione in strutture digitali per la comunicazione (analisi dei dati). Se è vero che il «dato» è il petrolio del domani qui nasceranno tecnici dedicati. L'iniziativa è dell'Its Lombardia Meccatronica, a.d. di Bosch-Vht e vicepresidente di Federmeccanica: «Scegliere un Its - dice - per lo studente significa avere la prospettiva di un lavoro di qualità». L'Its Machina Lonati, da parte sua, si concentra in tre aree specifiche: comunicazione/marketing, design, moda. Il 202 parte con 11 corsi e circa 500 studenti dai 350 dello scorso anno.
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L' Emilia-Romagna investe in alta formazione nel settore auto
Cambiamo parzialmente registro restando nell'alta formazione. Ed è la seconda segnalazione. Andiamo in Emilia-Romagna dove si sono aperte le lezioni alla Motorvehicle university: duecento studenti, docenti da quattro università, 15 aziende coinvolte ovvero tutto il meglio del mondo che fa auto e motori: Lamborghini, Ducati, Dallara, Ferrari, Maserati, Pagani, Bosch e via andare. Da Piacenza a Misano Adriatico quel che di meglio c'è partecipa, con le università della Regione, a questo progetto (siamo ormai al quarto anno) di formare alti-altissimi tecnici in ambito motoristico: la Regione, l'Università, le Aziende hanno deciso insieme che bisognava investire insieme in questo settore che è una delle eccellenze italiane a livello mondiale.
Ecco, io mi chiedo - dopo essermi detto che, per l'appunto, non tutto si può avere dalla vita - una cosa analoga alla Motorvehicle university emiliana non potrebbe essere replicata nella nostra Regione, magari anche su altri ambiti industriali, oppure - e perchè no - immaginare che il gran peso dell'indotto auto bresciano possa in qualche modo entrare nella combinazione emiliana? E' cosa impossibile, fuori dal mondo? In fondo, Piacenza è quasi Lombardia...
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