Economia

Giovane, sfruttato e poco pagato: l'identikit di chi si dimette

Emerge dall'analisi fatta dall'Ufficio vertenze Cisl che aiuta i lavoratori nelle operazioni online: 2mila casi in dieci mesi
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Giovani, disposti a impieghi di ogni genere nel nome della flessibilità, senza contratti stabili. Accettano diverse posizioni lavorative, provano e poi si dimettono, perché puntano a lavori con più opportunità di carriera, più stabilità, più sicurezza e una retribuzione migliore.

Ecco l'identikit di chi si dimette volontariamente con le nuove procedure online richieste dal Jobs Act.

A tracciarlo è uno studio della Cisl, che ha analizzato gli oltre duemila casi di persone che si sono rivolte al sindacato (la primo aprile al 10 febbraio) per essere assistite in questa procedura che richiede la connessiona al sito del Ministero del lavoro. Il settore la cui volatilità è molto più elevata è il terziario, con 681 dimissioni in dieci mesi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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