Economia

Germani: quando l'azienda venduta viene...ricomprata

Il fondatore della società di trasporti, attraverso una newco, ha acquistato le azioni cedute al fondo Wise cinque anni fa.
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Faustino Ferrari torna al timone della sua azienda. Anzi. Per dirla giusta, l’imprenditore bresciano si è rimesso al volante della Germani, società di trasporti da lui stesso fondata cinquant’anni fa.

Ferrari, classe 1938, poco prima della crisi aveva ceduto il 70% del capitale sociale della Germani al fondo d’investimento Wise e per cinque anni è rimasto seduto nel cda della società di San Zeno Naviglio come consigliere di minoranza. A inizio anno, però, attraverso una newco, è (ri)diventato socio unico della Germani; un’acquisizione in cui ha trovato il supporto, non solo economico, di un partner speciale: la Arcese di Trento, un colosso del settore.

Dal quartier generale di San Zeno nessuno intende svelare i dettagli dell’operazione. Fonti accreditate fanno sapere che il ritorno di Ferrari in azienda sia stato pianificato dal figlio Mauro. Quest’indiscrezione trova conferme nel fatto che Ferrari junior è l’amministratore unico della Megrani srl, proprietaria - da metà gennaio - di tutte le quote azionarie della Germani. Nel capitale sociale di questa newco compaiono inoltre la Arcese Trasporti (15%), Faustino Ferrari (15%), suo nipote Daniele (10%) e, appunto, il figlio Mauro (60%). C’è di più: se da gennaio Faustino Ferrari è tornato a ricoprire la carica di presidente della Germani e Mauro ha ricevuto quella di amministratore delegato.
Erminio Bissolotti
e.bissolotti@giornaledibrescia.it

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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