Gefran, alla guida arriva Maria Chiara Franceschetti
Per Gefran sarà un ritorno al futuro. «Nei prossimi tre anni - ha svelato la primogenita del patron Ennio Franceschetti, Maria Chiara - ci concentreremo su quello che sappiamo fare meglio: i prodotti che hanno fatto la nostra storia». Ossia sensori, componenti e azionamenti per l’industria. Verrà invece «congelato» il business del fotovoltaico che ha pesantemente segnato i conti del gruppo di Provaglio d’Iseo.
Nella sua uscita a Piazza Affari, Maria Chiara Franceschetti, illustrando i punti principali del piano industriale 2014-2016, si è anche candidata al ruolo di amministratore delegato della società fondata dal padre e quotata in Borsa. L’ufficialità della sua investitura, seppur scontata, avverrà però solo dopo il via libera del prossimo consiglio di amministrazione.
Ad aprile scadrà quindi il mandato dell’attuale a.d. di Gefran, Alfredo Sala, e verrà approvato il bilancio 2013 del gruppo che riporta un calo dei ricavi (da 131,5 a 128,3 milioni di euro), dei margini (l’ebitda è passato da 7,7 a 1,6 milioni) e del risultato netto (da un utile di 586mila euro a una perdita di 8,4 milioni).
In termini operativi, l’obiettivo del nuovo piano industriale è quello di aumentare la specializzazione delle strutture organizzative di Gefran, adeguare la logistica per incrementare efficienza e livello di servizio e specializzare le proprie politiche commerciali per prodotto, canale e mercato.
L’obiettivo di Gefran è di raggiungere la soglia dei 180 milioni di euro di fatturato nel 2016, a fronte di un piano industriale da 25 milioni. «Per quanto riguarda il business del fotovoltaico - conclude Franceschetti - stiamo cercando una joint venture con un partner straniero. Abbiamo riscontrato un interessa da operatori in Turchia e India, con l’obiettivo di arrivare a un accordo entro la fine dell’anno».
Erminio Bissolotti
e.bissolotti@giornaledibrescia.it
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