Gefran, a sorpresa si dimette l’ad Bartoli

Dimissioni a sorpresa e con effetto immediato. Alberto Bartoli lascia la carica di amministratore delegato della Gefran. Una «decisione motivata dalla volontà di intraprendere un nuovo percorso professionale autonomo», si legge in una breve nota della società di Provaglio.
Il manager bresciano era approdato alla Gefran nel maggio del 2017, dopo una lunga esperienza maturata in Sabaf dove era stato per ben 23 anni: 18 come cfo e 5 come ceo. A Provaglio d’Iseo ha trovato un gruppo risanato, reduce dal poderoso (e non indolore) piano di ristrutturazione operato nel 2016 da Maria Chiara Franceschetti che aveva rifocalizzato il business sui prodotti «core».
Bartoli dal 2017 ha rivestito la carica di amministratore esecutivo non indipendente, nonché quella di amministratore esecutivo incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. «Lascio una società solida e con eccellenti prospettive di sviluppo e auguro a tutte le persone di Gefran il successo che si meritano» ha dichiarato il manager al termine del Cda.
La società, quotata a Piazza Affari, ha infatti chiuso i primi nove mesi del 2019 con un monte ricavi di 105,1 milioni, segnando un +4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’aumento dei ricavi ha interessato soprattutto l’area degli azionamenti, grazie alle maggiori vendite di prodotti dedicati alle applicazioni industriali e alle commesse custom. Non solo, nel 2019 il gruppo ha varato investimenti in innovazione tecnologica e capitale umano che ammontano a 9 milioni di euro, con 40 nuovi inserimenti nell’organico aziendale. Il Cda, nella nota, esprime «sentiti ringraziamenti» per il lavoro svolto e ricorda di aver attivato il «Piano per la successione dell’ad».
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