Gas e luce, Arera annuncia la prima riduzione delle bollette
«Misure straordinarie per tempi straordinari»: l’Arera getta acqua sul fuoco dei prezzi di gas e luce accesi dal caro materie prime e schizzati poi con la guerra in Ucraina e annuncia la prima riduzione dopo 18 mesi: dal 1° aprile per le famiglie tipo, le bollette dell’elettricità scenderanno del 10,2% e quelle del gas del 10%.
Un primo segnale che renderà un po' meno caro il conto per l’energia degli italiani ma che resterà comunque salatissimo. Nel cosiddetto «anno scorrevole», ovvero tra il 1 luglio 2021 e il 30 giugno 2022, infatti le famiglie spenderanno circa 948 euro per l’elettricità e 1.652 euro per il gas, con un aumento, rispettivamente, dell’83% e del 71%.
«In una situazione oggettivamente straordinaria, con un conflitto in atto e una volatilità mai registrata in precedenza sui mercati energetici e alla luce delle maggiori responsabilità di verifica e controllo attribuitele, l’Autorità ha deciso di adottare misure straordinarie a favore dei consumatori, sia per il tutelato che per il libero», spiega il presidente dell’Arera Stefano Besseghini.
Le riduzioni che caratterizzeranno il secondo trimestre, infatti, sono state rese possibili sia grazie ad un intervento diretto dell’Arera che ha modificato una componente tariffaria che permette una compensazione dei costi di commercializzazione del gas applicata alla fascia di consumi fino a 5mila metri cubi all’anno, sia grazie ai provvedimenti del governo per affrontare l’emergenza con il decreto bollette. Il decreto, tra l'altro, conferma la riduzione dell’Iva sul gas al 5% per il trimestre stanzia le risorse per il potenziamento del bonus sociale per il secondo trimestre ed alza il limite Isee per accedervi.
In dettaglio, per quanto riguarda l’energia elettrica la riduzione del secondo trimestre è completamente legata al calo della componente materia prima, con un impatto del -10,2% sul prezzo finale della famiglia tipo. Per il gas naturale, a contare il calo della componente materia prima, basato sulle quotazioni a termine relative al prossimo trimestre, con un impatto del -1,3% sul prezzo finale della famiglia tipo, dall’intervento straordinario di riduzione dell’8,8% della componente Ug2 (una componente aggregata) e da un piccolo incremento della componente delle tariffe di trasporto +0,1%.
Le riduzioni però non convincono i consumatori. «Una buona notizia ma un’illusione ottica» dice l’Unione nazionale dei consumatori che parla di una spesa maggiore soltanto nel trimestre di 181 euro a famiglia rispetto allo stesso periodo del 2021; una «situazione pericolosissima» per il Codacons che segnala il rischio degli effetti dei rincari dell’energia in tutti i settori; «una goccia nel mare» per Assoutenti che sottolinea la necessità di ricorrere a tariffe amministrate di luce e gas per abbattere i prezzi.
Intanto, mentre Ue e Italia accelerano sulla diversificazione delle fonti, i prezzi sono tornati a scendere. Il greggio del Texas che viaggia intorno ai 105 dollari al barile mentre il gas ha chiuso la seduta odierna a poco meno di 119 euro, sui livelli del 24 febbraio.
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