Garbelli: «All'agricoltura serve più impresa e meno vincoli»

Riportare l’impresa al centro perché l’impresa è il vero e autentico propulsore delle sviluppo economico, volano di occupazione, benessere e occupazione. Ne è convinto Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia che nell’assemblea generale 2019 che porta alla nuova Pac ha chiesto più impresa e meno vincoli.

Il 2018 è stato un anno positivo per molti aspetti: il ritorno all’anticipazione della Pac all’estate, la riapertura delle misure del programma di sviluppo rurale per gli investimenti, le risorse alla montagna, lo sblocco dei contributi per le assicurazioni agevolate, ma resta ancora molto da fare soprattutto in tema di sostenibilità ambientale che deve passare dalla visione vincolistica ad uno sviluppo delle opportunità per le imprese.

L’assemblea  è stata occasione anche per presentare i dati dell’annata agraria: nel 2018 la produzione lorda vendibile si è attestata sugli 1,53 miliardi di euro con un saldo positivo dell’1,53% . La zootecnia resta il pilastro e rappresenta oltre il 65% della produzione, forte la crisi del settore suinicolo con una quotazione  dei suini che cala del 12,58%.

Il latte vale sempre più di 500 milioni di euro e compensa la flessione del prezzo con l’incremento della produzione nell’anno solare. Stabili i ricavi nel settore avicolo. Cresciuto il comparto delle carni bovine. Gli obiettivi per 2019 di Confagricoltura Brescia – 4000gli iscritti - sono state condivise dall’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi che è tornato a sottolineare l’importanza dell’anticipo della pac.