Economia

Furti nelle cascine della Bassa Bresciana: nel mirino trattori John Deere

I raid nella notte, organizzati da bande specializzate. Il traffico internazionale in Italia supera il valore di 300 milioni di euro l’anno
Un trattore John Deere - © www.giornaledibrescia.it
Un trattore John Deere - © www.giornaledibrescia.it
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Non sono più casi isolati ma si ripetono con una frequenza preoccupante. Sono i furti dei trattori che stanno rappresentando un grave problema per gli agricoltori. Secondo le più recenti stime, il traffico internazionale di trattori rubati in Italia supera il valore di 300 milioni di euro l’anno.

La Lombardia risulta una delle regioni più colpite, soprattutto nella fascia di trattori di media e alta potenza. In particolare parliamo di quelli più moderni e dotati di sistemi sempre più sofisticati per l’agricoltura di precisione.

I raid

Proprio per queste caratteristiche di modernità ed innovazioni le aziende agricole bresciane sono state oggetto dei raid. Come nel caso di alcuni mesi fa a Fiesse dove, fortunatamente la «scomparsa» è durata solo poche ore e poi il John Deere è stato ritrovato e riportato in cascina.

«La situazione nella nostra provincia è sempre più preoccupante – interviene Alessandro Scartapacchio delegato Giovani Impresa Coldiretti Brescia e imprenditore zootecnico di Offlaga – sono stato direttamente vittima del furto dell’antenna del satellitare del trattore, il mio vicino di casa di un mezzo agricolo e ad altri imprenditori sono stati sottratti schermi e antenne. Si tratta di situazioni che si ripetono con regolarità ed è un problema che non possiamo sottovalutare anche perché, nel caso dei satellitari, essendo componentistica movibile è difficile che venga rimborsata dall’assicurazione. Un deterrente potrebbe essere il sistema di password installato sui satellitari che ne impedisce l’utilizzo da estranei».

L’entità dei furti

In ogni caso si tratta di colpi che possono arrivare anche a centinaia di migliaia di euro che – quando purtroppo non finiscono bene per gli imprenditori agricoli – portano danni pesantissimi nei bilanci aziendali. La tecnica dei furti ripete un copione usuale senza escludere anche quella di un furto su commissione.

Di sicuro c’è che le razzie sono studiate «scientificamente» lasciando poco al caso visto che portare via un trattore non è assolutamente semplice. Agiscono quindi nella notte e, probabilmente, si tratta di una squadra di professionisti del mestiere.

Utilizzano dei tir per far scomparire il mezzo e non è detto che il tutto finisca smontando le varie parti oppure con destinazioni di Paesi esteri anche extra europei. A volte neanche con l’aiuto della tecnologia – ad esempio i sistemi satellitari – si riesce a localizzare gli ulteriori mezzi di trasporto, probabilmente schermati – dove vengono successivamente caricati i trattori. A Brescia le Organizzazioni agricole hanno sempre denunciato i fatti malavitosi alle competenti Autorità e chiesto provvedimenti per cercare soluzioni atte a debellare i raid.

È proprio sulla collaborazione Organizzazioni Agricole ed Istituzioni preposte che si sta lavorando dando vita ad una collaborazione permanente. Sul problema ha preso posizione anche l’assessore all’agricoltura e sovranità alimentare della Regione Lombardia. «Ormai da tempo – sottolinea l’assessore Beduschi – vere e proprie bande specializzate fanno razzia nelle nostre campagne, rubando trattori e macchinari che vanno ad alimentare una rotta criminale verso soprattutto i Paesi dell’est o l’Africa, oppure il mercato clandestino dei ricambi, causando un danno economico pesantissimo agli agricoltori, che, inoltre, si vedono sottratte attrezzature fondamentali per il loro lavoro.

Oltre al danno per il singolo agricoltore – aggiunge Beduschi – si compie anche la beffa per il nostro settore primario. Settore che vede sottratte macchine e attrezzature frutto di importanti investimenti e, di fatto, messe a disposizione di Paesi concorrenti. Realtà per cui produrre cibo nel rispetto di standard qualitativi e ambientali rigorosi non rappresenta certo una priorità».

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