Economia

Frenano i ricavi di Iveco, il titolo scende in Borsa

Ricavi consolidati a 3,9 miliardi, migliora l’utile netto a 182 milioni
La sede Iveco di Brescia © www.giornaledibrescia.it
La sede Iveco di Brescia © www.giornaledibrescia.it
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Iveco Group frena nel secondo trimestre: i ricavi consolidati ammontano a 3,9 miliardi di euro, in calo del 5% sullo stesso periodo del 2023, mentre l'utile netto adjusted è pari a 182 milioni di euro (in crescita di 15 milioni di euro). Il flusso di cassa delle attività industriali è negativo per 98 milioni e «delude di nuovo» gli analisti di Morgan Stanley. A Piazza Affari il titolo crolla e ha concluso la seduta del 24 luglio con una flessione del 14,5%, a 10,06 euro. Non basta a rassicurare il mercato la conferma degli obiettivi finanziari per il 2024 da parte del nuovo amministratore delegato Olof Persson, alla sua prima trimestrale. «Non commento l'andamento del titolo, è quello che è. Il mio compito è lavorare per raggiungere gli obiettivi. Guardiamo avanti, c'è molto lavoro da fare» dice Persson in un incontro con la stampa.

I commenti

«Siamo sorpresi da un calo così forte, non penso che sia legato ai nostri risultati. Abbiamo dato numeri positivi e anche sulla riduzione del cash flow abbiamo dato spiegazioni» aggiunge la cfo Anna Tanganelli che ricorda le performance negative di tutto il settore. Persson assicura che Iveco continuerà a crescere e che «ha messo a segno una solida redditività, nonostante un leggero calo dei ricavi».

«La mia nomina a ceo di Iveco non porterà alcuna modifica alla strategia presentata al Capital Markets Day di marzo, tutti i percorsi delle singole business unit sono confermati» spiega Persson che, parlando dei suoi primi trenta giorni in Iveco, dice «di avere trovato un ottimo impegno nel top management team e nelle unità aziendali per raggiungere gli obiettivi a medio e lungo termine».

Positivo il livello degli ordini in tutti i segmenti: vanno bene anche quelli per il Model Year 2024 con le consegne che «prenderanno slancio nell'ultima parte dell'anno». Quanto alla Divisione Difesa Persson commenta che fa parte del nuovo piano e la società è «molto soddisfatta»: «non ci sono trattative formali con altre società» precisa a proposito dei ricorrenti rumors su una cessione a Leonardo. Il nuovo ad aggiunge di non essere contrario a fusioni e acquisizioni, vista la taglia inferiore di Iveco rispetto ai concorrenti, ma il gruppo sta puntando sulle partnership.

«L'Italia è centrale nelle nostre attività - sottolinea il manager - se si guarda al numero di dipendenti, a stabilimenti e produzioni. È uno dei nostri focus. Non ho indicazioni specifiche sui singoli impianti, ma si va avanti secondo i piani». 

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