Franciacorta Creme con Ferrero e Bauli diventa la vera regina delle farciture
Un’azienda bresciana, quella della famiglia Gozio, è la regina delle creme in Italia (con l’ambizione di mirare ad un primato che è anche europeo). Franciacorta Creme nel 2022 ha visto il proprio fatturato fare un balzo del 30%, con i ricavi passati da 20 a 30 milioni.
La società di Gussago rifornisce colossi del dolce come Bauli, Melegatti, Maina, Dal Colle e, da circa un anno, anche Ferrero. Con quest’ultima realtà, a esempio, è stata lanciata la crema del cornetto Kinder, mentre da settembre sarà avviata una nuova collaborazione con Sammontana per il marchio Tre Marie, per la realizzazione di creme congelate da utilizzare nelle brioches.
La dinastia
L’imprenditore Stefano Gozio è alla guida dell’azienda di via Mandolossa, quarta generazione di una dinastia avviata nel 1901 dal bisnonno Luigi. I primi passi sono stati compiuti nel mondo del vino e dei distillati, tra grappe, acquavite e liquori alla crema. È da quest’ultimo prodotto, molto simile al Bombardino, che i Gozio, collaborando con la Abaribi, hanno preso a produrre creme per farcitura.

Da qui, da questa intuizione di papà Giuliano, mancato poche settimane fa, è nata la divisione «creme da farcitura», inventando le prime creme idratate da farcitura a lunga conservazione, stante la crescente domanda da parte delle industrie del settore dolciario. Arriva da qui la fortuna della famiglia Gozio, da una felice intuizione che, con spirito imprenditoriale, è stata trasformata in un business. «Questa invenzione è un po’ un nostro orgoglio – racconta Stefano Gozio –, un’intuizione che è stata una conquista non indifferente». Ne sono conseguite le creme in vari gusti e l’avvio delle collaborazioni con i grandi player dell'industria dolciaria italiana.
Oggi Franciacorta Creme ha una cinquantina di dipendenti e un fatturato che, nel 2022, ha sfiorato i trenta milioni. Non è però tempo di fermarsi: nell’ultimo anno è arrivato un investimento su un nuovo impianto per creme congelate da utilizzare in saccapoche per brioches, che ha permesso di attivare la partnership con Sammontana.
Primato italiano

«In questo settore non esistono molte altre realtà - continua Stefano Gozio -, noi siamo i più grandi in Italia, ma abbiamo anche una percentuale di clienti all’estero, per circa il venti per cento del fatturato, soprattutto tra Romania, Grecia e Spagna». Ma quel che più conta, per i Gozio, è la conduzione famigliare, dove i legami sono fortissimi e la passione si sta già diffondendo alla quinta generazione. I tre fratelli Gozio, Giuliano che si occupava prevalentemente della produzione, Antonio della parte commerciale e Luigi degli acquisti-amministrazione, hanno passato i loro saperi ai figli e oggi, in azienda, stanno entrando i nipoti.
Paolo, figlio di Stefano Gozio, si occupa a esempio di ricerca e sviluppo. «L’espansione degli ultimi anni è stata notevole – conclude l’imprenditore gussaghese -, oggi ci stiamo concentrando sui progetti in partenza a settembre e sulla crescita della quantità produttiva, visti i clienti entrati nell’ultimo anno, che sono partiti con un gusto e ora stanno sperimentandone altri».
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