Fotovoltaico e idroelettrico: ora Alpicapital rilancia sul futuro
Si è tenuta nei giorni scorsi l’assemblea degli azionisti di Alpicapital, società per azioni costituita da Mirko Bottini e Davide Donati nel 2020 per lo sviluppo e la costruzione di 60 MWp di impianti fotovoltaici ed idroelettrici. Società con sede a Borgo Chiese, ma con capitale anche valsabbino, Alpicapital ha chiuso il suo primo piano di investimenti, tanto che per il 2023 si prevede una produzione di 35 milioni di KWh, che passerà a 65 milioni nel 2024 ed ai 100 milioni di KWh a regime nel 2025.
Ora rilancia sul futuro. Il maggior azionista è BM Group con sede a Condino (nessuno arriva al 25%), fra i valsabbini ci sono Aelle immobiliare della famiglia Niboli e la Dall’Era Valerio, Giovanni Pasini è il vicepresidente, c’è anche Feralpi.
Il punto
L’assemblea ha approvato il bilancio 2022 con un attivo patrimoniale di 31,1 milioni di euro e con un utile netto d’esercizio di 1 milione 439mila euro, senza dividendi, tutto da reinvestire. Per l’occasione, il presidente ed amministratore delegato Davide Donati ha fatto il punto della situazione del progetto: il programma del piano industriale è in linea con le previsioni, con 6 impianti in esercizio e 20 impianti appaltati ed in costruzione. Ci sono un paio di centrali idroelettriche, una a Sondrio, e l’altra a Pavia, il resto sono impianti fotovoltaici, soprattutto in Puglia ed in Sardegna.
«Sono stati due anni piuttosto difficili - ha affermato Donati -. La società ha dovuto gestire le grandi oscillazioni dei valori dell’energia e dei costi di costruzione, pianificando e mettendo in atto tutti i 70 milioni di investimenti previsti nel piano di sviluppo».
Una startup che completato il piano di investimento nei prossimi mesi dovrà decidere del suo futuro. «Non siamo rimasti fermi - aggiunge Donati -. Alpicapital, con 6 collaboratori e sede a Borgo Chiese, sta sviluppando in proprio un nuovo piano industriale per ulteriori 140 MWp di nuovi impianti fotovoltaici, attraverso la propria controllata Alpicapital Development».
«Per quanto siamo riusciti a fare e per la disponibilità a raccogliere le prossime sfide - dice ancora Davide Donati -, devo ringraziare tutti i soci e la grande squadra di collaboratori». Donati rivendica anche la lungimiranza del progetto e soprattutto «di aver scelto il percorso degli investimenti in energie rinnovabili un po’ prima di quando sia poi stato risultato chiaro ed evidente a tutti come questo settore risulti fondamentale e strategico per il nostro Paese».
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