Fontana: «Siderurgia e metallurgia bresciane, un traino per la Regione»
Il settore siderurgico e metallurgico in provincia di Brescia «rappresenta un fattore di traino irrinunciabile per l’economia lombarda e italiana». A dirlo è il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha sottolineato l’importanza del comparto in occasione della terza tappa del tour istituzionale «Lombardia Protagonista. Qui Puoi», svoltasi a Brescia. L’iniziativa, promossa dallo stesso Fontana insieme all’assessore allo sviluppo economico Guido Guidesi e a cui hanno partecipato gli stakeholder del settore, ha l’obiettivo di consolidare le filiere produttive locali attraverso il dialogo con imprese, istituzioni e centri di ricerca. «Come Regione – ha aggiunto – siamo a disposizione per contribuire a consolidare una realtà di assoluta eccellenza costruendo, insieme alle imprese e agli stakeholder, un percorso in grado di favorire un ulteriore sviluppo del comparto».
Il distretto siderurgico e metallurgico bresciano
L’evento ha avuto come focus il distretto siderurgico e metallurgico bresciano, un settore che, secondo i dati di Federacciai, ha prodotto nel 2024 oltre 5,4 milioni di tonnellate di acciaio, pari al 54% della produzione lombarda e al 27% di quella nazionale.
«Siamo la prima regione manifatturiera d’Europa e abbiamo il dovere di essere ambiziosi» ha dichiarato Guidesi, evidenziando tra le altre cose la necessità di un sistema integrato tra aziende, ricerca e formazione per rafforzare la competitività internazionale.
Con Fontana e Guidesi c’erano anche l’assessora Simona Tironi (istruzione, formazione, lavoro) e l’assessore Giorgio Maione (ambiente e clima).
Un punto centrale della discussione è stato il tema della sostenibilità e dell’innovazione. Brescia, oltre a essere un polo di riferimento per la siderurgia, è leader nella metallurgia non ferrosa, hanno specificato le istituzioni al tavolo con un’industria che impiega oltre 4.500 addetti e genera esportazioni per 1,7 miliardi di euro. «Per noi non c’è sostenibilità ambientale senza sostenibilità economica», ha sottolineato Maione, facendo riferimento alle nuove linee guida regionali per la gestione delle scorie bianche da metallurgia.
Europa
«L’Europa è una realtà dalla quale non possiamo prescindere per il nostro futuro, però adesso che tutti ci siamo resi conto della sua importanza, dobbiamo iniziare a dare un’impostazione diversa» visto che «la creazione di migliaia e migliaia di regole che servono soltanto a rallentare la produzione dei nostri imprenditori, a rendere più difficile lo sviluppo della nostra economia e a creare dei limiti alla vita di tutti giorni, non è utile ed è ancora meno utile in un mondo che sta andando ad una velocità supersonica, ha detto poi Fontana a margine del tavolo di confronto.
«Noi stiamo già lottando per le richieste avanzate dagli imprenditori. Continueremo questa nuova battaglia ma è necessario che l’Europa ci ascolti. Noi più che insistere sul dramma che tanti imprenditori stanno vivendo – ha spiegato Fontana –, non abbiamo altri modi per incidere. La pressione politica e istituzionale credo sia l’arma da portare avanti, soprattutto con l’alleanza tra Regioni diverse che, insieme, possono essere molto più incisive rispetto ai singoli Paesi».
Un'imprenditrice, durante l’evento, ha parlato della possibilità di delocalizzare in Cina: «Mi auguro che cambi idea perché molti che hanno fatto questa scelta stanno tornando indietro. La qualità dei nostri lavoratori e dell’ecosistema che c’è su questo territorio non la troverebbero là. Però mi rendo conto che possa essere un pensiero che può venire» ha commentato Fontana.
Il piano industriale lombardo

L’incontro si inserisce nel quadro del piano industriale lombardo, che punta a rafforzare il ruolo della regione nel panorama economico europeo. Tra le strategie discusse, le Zone di Innovazione e Sviluppo (Zis), pensate per favorire la collaborazione tra università, imprese e centri di ricerca. «Collegare formazione e lavoro è essenziale per mantenere il primato della nostra regione», ha aggiunto Tironi, evidenziando gli investimenti regionali nel capitale umano.
Dopo l’incontro – che si è svolto nell’auola magna della facoltà di Economia e commercio dell’Università degli studi di Brescia – la delegazione ha visitato alcune aziende del settore: O.R.I. Martin S.p.A. di Brescia e Feralpi Siderurgica S.p.A. di Lonato.
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