Fondi Pnrr per le imprese: richieste per 9 miliardi disponibilità solo per 4,2
Sono oltre 16.500 le domande presentate dalle imprese a valere sui fondi del Pnrr sui primi bandi pubblicati nei mesi di aprile e maggio. Le agevolazioni richieste superano i 9 miliardi di euro, a fronte di una dotazione complessiva pari a circa 4,2 miliardi. Bruciati in poche ore i fondi per ricerca, l’imprenditoria femminile, l’internazionalizzazione e gli investimenti in macchinari innovativi, segno del forte interesse degli imprenditori per la ripresa degli investimenti.
«L’aspetto più apprezzato dei bandi del Pnrr - commenta Marco Nicolai, esperto di funding pubblico e partner di Gfinance - è quello di poter accedere a una quota di contributo a fondo perduto, con intensità più elevate rispetto ai bandi tradizionali, e questo vale anche per le grandi imprese che solitamente vengono agevolate con altre tipologie di aiuto».
Il Fondo Simest
Il record di domande lo detiene il Fondo 394 di Simest. Sono 10.800 i progetti di internazionalizzazione presentati sulle misure del Pnrr per un valore di oltre 2 miliardi di euro. Ad essere finanziati gli investimenti per la transizione digitale ed ecologica, la partecipazione a fiere internazionali in Italia e all’ estero e lo sviluppo dei canali di e-commerce. Anche il Fondo Imprenditoria Femminile ha registrato un boom di richieste, ben 4.985 per l’esattezza, esaurendo in un solo giorno i 47 milioni di euro a disposizione per l’avvio di nuove attività.
Investimenti
Sul fronte investimenti le piccole e medie imprese hanno richiesto sul bando a loro dedicato poco più di 650 milioni di euro, di cui 430 milioni al Sud, con numeri oltre le aspettative che hanno determinato per il Mezzogiorno la chiusura anticipata dello sportello lo stesso giorno di presentazione.
Sul bando Contratti di sviluppo, dedicato invece ai progetti di investimento di grande dimensione e con richiedenti per lo più medie e grandi imprese, sono state presentate 55 domande per un valore di 600 milioni di euro, mentre ammontano a 300 milioni di euro i fondi ancora a disposizione.
Sul tema sempre più sentito dell’economia circolare il Pnrr ha messo a disposizione 2,1 miliardi di euro per i bandi dedicati alle imprese e alle pubbliche amministrazioni, ma ne servirebbero ben 12 per finanziare tutti i progetti.
La ricerca
Infine per la ricerca sono state protocollate 340 domande sul bando Accordi per l’innovazione per un valore di 1,5 miliardi di euro di agevolazioni (a disposizione in questo caso 500 mln dal Pnrr e 447 mln dal cofinanziamento statale e regionale), e 56 domande sul bando dedicato all’idrogeno (con 126 mln di fondi richiesti sui 30 disponibili).
«Nonostante il periodo difficile legato prima al Covid e poi al conflitto in Ucraina le imprese hanno mostrato di saper rispondere alle difficoltà tornando a investire e guardando al futuro - continua Marco Nicolai. Il Pnrr costituisce una leva fondamentale, e per i prossimi mesi si contano oltre 6 miliardi di euro di fondi da aggiudicare con target pmi e grandi imprese».
Filiere
Fra le prossime misure in apertura vi sono quelle in capo al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che valgono poco più di 3 miliardi di euro: 1,2 miliardi per progetti di investimento sui contratti di filiera nel settore agricolo e della trasformazione (in apertura il prossimo 24 giugno), 1,5 miliardi di euro per la misura parchi agrisolare che incentiva l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici, ed infine 500 milioni per l’ammodernamento dei macchinari agricoli e l’introduzione di tecniche di agricoltura 4.0.
Formazione
Altra partita importante si gioca sul fronte della formazione, dove sono in arrivo risorse per 1 miliardo di euro sul Fondo Nuove Competenze per l’aggiornamento dei lavoratori impiegati in azienda. Restano aperti a sportello i bandi relativi ai Contratti di Sviluppo per progetti di grande dimensione nelle filiere strategiche per il Paese, mentre si dovrà attendere dopo l’autunno per il lancio del secondo bando degli Accordi per l’Innovazione.
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