Fondazione studi economico-giuridici Bombana al vertice

Elisabetta Bombana è la nuova presidente della Fondazione bresciana per gli studi economico-giuridici. La commercialista succede al collega Alberto Perani, che ha guidato il sodalizio negli ultimi cinque anni.
Bombana rimarrà in carica per il triennio 2022-2024 e sarà affiancata nel Consiglio di amministrazione da Elisabetta Migliorati, Armando Biena e Roberto Belotti, in qualità di rappresentanti dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili; da Claudio Ferrari e Giovanna Mina, per conto dell’Ordine degli avvocati e del Collegio notarile. Il Collegio dei revisori della Fondazione bresciana per gli studi economico-giuridici, infine, sarà presieduto da Rossella Rinaldi e quindi completato da Alberto Perani e Marco Valenti.
Ieri, al passaggio di testimone, Perani, dopo aver sottolineato come la Fondazione sia un laboratorio importante e una risorsa preziosa per il mondo delle professioni bresciano, ha ripercorso le tappe principali della sua esperienza alla guida della fondazione. «Durante questo mandato abbiamo modificato il perimetro di azione della fondazione, focalizzando l’attenzione in particolare su tematiche interdisciplinari, trasformando in un vero punto di forza la peculiarità della fondazione, rappresentata da commercialisti, notai, avvocati e consulenti del lavoro.
Si tratta infatti di un esempio unico, di interdisciplinarietà nel mondo delle professioni economico giuridiche, presente sul territorio nazionale da più di 30 anni. Abbiamo inoltre costituito l’Osservatorio immobiliare permanente - ha continuato Perani - e stiamo ultimando un processo di adeguamento del regolamento della Camera Arbitrale che in questi ultimi anni si è notevolmente rivitalizzata». Encomiabile lo sforzo sostenuto durante il lockdown per supportare la formazione di tutti gli iscritti.
«In pochi giorni - ha ricordato Perani - abbiamo messo in pista una piattaforma web, che ci ha consentito di proseguire l’attività di formazione senza subire rallentamenti. L’utilizzo della piattaforma ci ha consentito di incrementare l’offerta formativa e anche di ridurre di ridurre notevolmente le quote associative degli Ordini professionali partecipanti».
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