Fimast, la fiera del meccanotessile torna a Brescia
Fimast torna a casa. Dopo il niente di fatto del 2017 e l'edizione «fuori porta» del 2014 (è andata in scena a Montichiari) la fiera internazionale delle macchine e degli accessori per il settore tessile riconquista la Fiera di Brescia e accende i riflettori su uno dei comparti d'eccellenza del territorio nazionale e locale.
Dal 30 maggio al 2 giugno, gli oltre 5 mila mq del Brixia Forum di via Caprera torneranno dunque ad ospitare un centinaio di espositori (di cui il 15% stranieri) che avranno così l'opportunità di incontrare innumerevoli operatori del settore: nel 2014 i visitatori sono stati 4.700, di cui 1.300 provenienti da oltre confine. E l'edizione alle porte si preannuncia anche più ricca, in virtù dell'allungamento della filiera (che dalle macchine per la produzione arriva ad abbracciare anche il prodotto finito) e dell'accelerata fornita dall'Industria 4.0, che consentirà di portare alla kermesse «gioielli» di innovazione e tecnologia.
È il caso della nuova S1Più della storica Cesare Colosio srl, che per vincere le sfide del mercato e ampliare i suoi orizzonti di business nel 2015 ha ideato e brevettato la prima (e ancora unica) macchina di produzione circolare per tomaie a intarsio: le scarpe sportive realizzate utilizzando S1Più non subiscono tagli né passaggi intermedi ma passano dalla macchina direttamente alla suolatura, con evidenti benefici sia per la catena di produzione che per la riduzione degli sprechi e delle spese.
«Ad oggi abbiamo già più di 500 macchine installate per brand internazionali che producono calzature sportive già acquistabili nei negozi» chiarisce Fabiana Colosio che, espositrice e membro del comitato organizzatore, parla di una «tecnologia rivoluzionaria» presentata per la prima volta a Fimast.
L'appuntamento bresciano sarà quindi occasione di aggiornamento e formazione per il pubblico di buyer che potrà toccare con mano il processo di digitalizzazione, oltre che una occasione per portare "l'estero in Italia", come sottolinea il presidente di Fimast, Giampaolo Natali, che affiancato da Antonella Vairano di Probrixia sottolinea come la sinergia tra i due enti abbia portato anche all'organizzazione di un inedito matching tra 18 buyers provenienti da Russia Turchia e Portogallo con 36 aziende italiane della filiera.
Stando ai numeri forniti da Acimit, l'Associazione dei costruttori italiani di macchine tessili, la produzione del settore meccanotessile italiano - che comprende circa 300 aziende che impiegano indicativamente 12.000 persone - vale circa 2,9 miliardi di euro, di cui l'84% esportato in più di 130 Paesi. Nel 2017 il comparto ha viaggiato con il vento in poppa registrando un incremento medio, rispetto al 2016, del 18%: sono cresciuti in modo deciso gli ordinativi interni (+36%) ma anche quelli sui mercati esteri (+16%). Meno brillante l'esordio del 2018, che nel periodo gennaio-marzo 2018 è diminuito del 12% rispetto al medesimo periodo del 2017.
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