Filmar, il cotone «Giza» conquista i big della moda e... l’Onu
«Nel 2017 abbiamo volutamente contenuto la crescita dei ricavi per dare priorità alla qualità del nostro filato e al servizio offerto ai clienti. Ecco perchè il fatturato Filmar è salito solo dell’1%». Di questi tempi ci vuole coraggio per respingere un ordine di vendita. Ma i fratelli Marco ed Enrico Marzoli di coraggio ne hanno da vendere.
Nel 2008, agli albori della più grande crisi economica che ha colpito il nostro Paese, hanno deciso di investire in un nuovo sito produttivo in Egitto, a Borg El Arab. La fabbrica egiziana della Filmar iniziò a produrre nel 2009 e oggi conta circa 480 dipendenti. È l’unico sito produttivo integrato che copre l’intero ciclo produttivo del filato: dalla balla di cotone alle rocche tinte. Un progetto sostenibile, per un modello di business che ha coinvolto la comunità locale e che ha ricevuto il riconoscimento anche da parte delle Nazioni Unite.
Felice intuizione. È da lì che arrivano i mitici Giza 45 e 87, cotone organico a fibra extra lunga, pregiatissimo materiale con cui vengono realizzati i filati per i grandi marchi mondiali della moda.
«Manchester bresciana». In un passato non molto lontano l’Ovest Bresciano (ed in particolare Palazzolo) veniva indicato come la «piccola Manchester». Nella nostra provincia (valli comprese) aveva sede uno dei più potenti distretti europei legati al mondo della moda con la produzione di quasi il 50% del filato europeo. Oggi la filiera del tessile è sparita e le aziende che producono filato si contano sulle dita di una mano. «Siamo riusciti ad intuire per tempo le conseguenze dell’invasione di prodotti cinesi, per questa ragione abbiamo abbandonato la produzione di filati grezzi, concentrando gli sforzi sui tinti e le produzioni nobili - spiega Marzoli -. L’investimento in Egitto non è una delocalizzazione, ma un’operazione di internazionalizzazione. Grazie all’apporto sinergico del cotone egiziano ad Erbusco i dipendenti in questi anni sono passati da 80 a 130».
Evoluzione. Filmar nasce ad Adro nel 1958, a fondarla sono Luigi Marzoli insieme alla moglie Nilla Zanardi. Oggi il gruppo con circa 4 milioni di chilogrammi di cotone pregiato prodotto (in parte lavorato in Egitto ed in parte ri-elaborato a Erbusco) è leader di mercato nella produzione di filati per le grandi case della moda (il fatturato 2017 è di 55,2 milioni di euro). Tra i clienti ci sono un po’ tutti i grandi nomi della moda: Gucci, Dolce & Gabbana, Louis Vuitton, Chanel, Ermes, Hugo Boss, Stella Mccartney. «Puntare su qualità e ricerca è l’unico modo per fare business in Italia - spiega Marco Marzoli affiancato dalla figlia Michelle -. Cotone di altissima qualità 100% Egitto, che combinato con la seta, la lana e il cashmere dà vita ad articoli unici.
Prodotti biologici ed etici. E poi c’è il servizio: abbiamo circa 4mila colori disponibili in stock service. Ma spesso gli stilisti ci commissionano colorazioni particolari di filato».
Investimenti. Conclusi gli investimenti di ristrutturazione e restyling della nuova palazzina uffici; entro la fine di quest’anno prenderanno il via i lavori del nuovo magazzino automatizzato che sorgerà accanto allo stabilimento. La struttura, il cui investimento è di circa 5 milioni di euro, consentirà alla Filmar di raggruppare in un unico sito tutti i prodotti finiti per una più veloce consegna ai clienti, ma soprattutto liberare spazio nello stabilimento per l’installazione di nuovi macchinari. E allora sarà possibile aumentare la produzione.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato