Feralpi, inaugurato il nuovo stabilimento Presider a Nave
Ieri Profilati, oggi Presider: si è tenuta stamattina l’inaugurazione del nuovo sito, in capo a Feralpi, che si occupa della fornitura e della posa in opera di tondo presagomato per cemento armato e di reti elettrosaldate standard e a misura. A cambiare è molto più del semplice nome: lo stabilimento situato in via Brescia, a Nave, nel 2015 è passato da Stefana Spa al gruppo Feralpi, che nel 2020, dopo l’acquisizione, ha iniziato una operazione di smantellamento del vecchio laminatoio per convertirlo in un sito dove viene presagomato l’acciaio prodotto in Feralpi.
I numeri
Per Presider si tratta di un nuovo stabilimento nel segno della lavorazione degli acciai destinati ai progetti infrastrutturali. I numeri parlano di oltre 7 milioni di euro di investimenti, tra il revamping completo del sito produttivo, che si estende su una superficie totale di circa 26.000 metri quadrati (di cui 14.000 coperti) e nuovi macchinari installati. Grazie a questo nuovo assetto impiantistico, che dà continuità alla tradizione siderurgica nel territorio, lo stabilimento di Nave ha una produzione che supera le 35.000 tonnellate l’anno con l’obiettivo di raddoppiarle nell’arco dei prossimi anni, anche in funzione dell’accelerazione impressa dal Pnrr.
Presider, parte di Feralpi Group dal 2015, di fatto si rafforza: estende la sua rete nel Nord Italia integrando le sedi di Borgaro Torinese (To), Pomezia (Roma) e Saint-Soupplets (Parigi), dove opera con Presider Armatures per servire il mercato francese delle grandi opere.
Per le grandi infrastrutture
«Sono stati necessari oltre due anni di lavori per convertire il business dello stabilimento di Nave - ha commentato Giuseppe Pasini, presidente di Feralpi Group -, che ora, sotto la guida di Presider, è pronto a lavorare l’acciaio di Feralpi per servire le grandi opere infrastrutturali sulla piazza internazionale. La verticalizzazione è parte del nostro modello di business per portare valore lungo le filiere, così come lo è lo sviluppo di best practice industriali nel segno della sostenibilità ambientale e sociale. Qui a Nave volevamo dare continuità alla tradizione manifatturiera in uno stabilimento che ha sempre vissuto d’acciaio, ma interpretando il patrimonio di conoscenze in chiave futura, mettendo innovazione, sicurezza, automazione ed efficienza in testa».
«Presider rappresenta un anello strategico all’interno della filiera delle costruzioni - ha sottolineato Maurizio Fusato, amministratore delegato della società -, e lo è soprattutto in questi anni in cui in Italia, così come in Europa, le opere infrastrutturali sono chiamate ad evolvere in chiave di durabilità, qualità, sicurezza e, ovviamente, sostenibilità. Tutta la supply chain deve fare uno scatto in avanti nel segno delle competenze e delle tecnologie, per esempio con stabilimenti moderni, come quello che oggi inauguriamo, in cui lavorare e preassemblare l’acciaio in sicurezza per poi consegnarlo in cantiere just in time per la posa.
È un impegno che deve trovare una valorizzazione sul mercato, perché è l'unico modo per consentire la realizzazione delle infrastrutture nelle tempistiche previste accelerando contemporaneamente sul fronte della riduzione delle emissioni di CO2 lungo tutta la catena del valore».
Svolta rinnovabile
Proprio in questa direzione è stato completato il percorso di quantificazione delle emissioni (dirette e indirette) dei prodotti di Presider, tramite la carbon footprint, con l’obiettivo di condurre nuove azioni mirate alla riduzione dell’impatto. Tra gli investimenti anche un parco fotovoltaico ultimato da poco, che si estende su oltre 6.000 metri quadrati ed è capace di generare più di 1.200 MWh di energia elettrica rinnovabile, una quantità superiore alle necessità stesse dello stabilimento.
L’energia residua verrà ceduta a Feralpi, «che include un utilizzo crescente di energie verdi autoprodotte all’interno della propria strategia di decarbonizzazione» ha spiegato l’amministratore delegato di Presider Maurizio Fusato. Entrambe le attività fanno quindi parte del percorso di climate management, che rientra nella ESG strategy di Feralpi, con l’obiettivo di traguardare gli obiettivi che sono inseriti nel Green Deal Europeo in termini di decarbonizzazione al 2030.
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