Economia

Export verso la Russia, Brescia in calo del 44,3%

A Brescia si è passati da 9,8 milioni di export a 5,4 milioni
Mercato agroalimentare
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Crollano di oltre il 50% le esportazioni agroalimentari lombarde in Russia nel 2015 per effetto dell’embargo. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti Lombardia su dati Istat relativi ai primi nove mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2014.

Da gennaio a settembre - spiega la Coldiretti regionale - le esportazioni agroalimentari lombarde nella terra degli zar hanno superato di poco i 43 milioni di euro, mentre nello stesso periodo del 2014 erano oltre 89 milioni di euro. In un anno, quindi, sono andati in fumo più di 46 milioni di euro, pari a quasi il 52% in meno.

Gli effetti dell’embargo si fanno sentire soprattutto in provincia di Como dove il valore delle esportazioni è stato quasi azzerato, con un crollo del 91,3%. Seguono la provincia di Sondrio (-82%), Lecco (-78,9%), Varese (-66,7%), Cremona (-66,3%), Pavia (-60,9%), Bergamo (-52,3%), Brescia (-44,3%), Mantova (-37,6%) e Monza Brianza (-25,3%).

A Brescia si è passati da 9,8 milioni di export a 5,4 milioni. «Nell’agroalimentare - conclude Ettore Prandini, presidente Coldiretti Lombardia e Brescia - ai danni diretti si sommano quelli indiretti dovuti alla perdita di immagine e di mercato provocata dalla diffusione in Russia di prodotti di imitazione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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