Export di acciaio: Brescia in vetta alla classifica
L’acciaio italiano torna a parlare bresciano. Proprio la nostra provincia, nel primo trimestre del 2018, ritorna in vetta alla classifica italiana per maggior export di prodotti siderurgici, superando nettamente Udine e confermando il buono stato di salute delle acciaierie della Leonessa.
Secondo i dati Istat elaborati da Siderweb, infatti, tra gennaio e marzo di quest’anno l’export di prodotti siderurgici, tubi in acciaio e prodotti della prima trasformazione dell’acciaio è stato pari a 463,7 milioni di euro, contro i 336,6 milioni di euro del medesimo periodo del 2017. Per Brescia si è trattato di un incremento del fatturato estero del 37,8% rispetto all’anno scorso, grazie sia all’aumento dei volumi sia a quello dei prezzi medi di vendita. Al secondo posto nella classifica nazionale c’è Udine, che nonostante un miglioramento del 13,7% annuo ed un export di 411,4 milioni di euro cede lo scettro alla nostra città, mentre al terzo posto c'è Cremona (311,1 milioni di euro) ed al quarto Milano (309,8 milioni di euro), a conferma della leadership lombarda.
La supremazia bresciana si è costruita in modo diverso rispetto agli scorsi anni. Le vendite verso l’Algeria, che solo nel 2015 ammontavano a 56 milioni di euro, si sono quasi esaurite (14 milioni), mentre oggi gli acquirenti di acciaio «made in Brescia» si trovano in Germania, che in soli tre mesi ha comprato prodotti siderurgici per 143,1 milioni di euro (31% del totale) ed in Francia, con vendite per 70,0 milioni (15%). Gli Usa, con 18 milioni di euro (+92% rispetto al 2017), hanno rappresentato una opportunità ben sfruttata dai siderurgici cittadini, opportunità che però potrebbe chiudersi a breve dopo la decisione dell’amministrazione Trump di introdurre dazi del 25% sulle importazioni di prodotti in acciaio.
Sul versante dell’import, la provincia di Brescia è al 4° posto nazionale, dopo Milano, Mantova ed Udine, con un controvalore di 283,3 milioni di euro (+10,9% rispetto al 2017). Brescia è cresciuta meno rispetto alla media nazionale (+12,7%), ed attualmente copre una quota di mercato del 5,9%. Gli acquisti dei clienti bresciani avvengono per il 60% in Unione europea e per il 40% al di fuori dei confini comunitari. Il maggior fornitore della provincia è la Germania (32,3 milioni, per una quota dell’11,4%), mentre tra i Paesi extracomunitari la Cina vende acciaio per soli 7,6 milioni di euro (2,7%), mentre India (13,0 milioni di euro, 4,6%), Taiwan (14,0 milioni, 4,9%) e Ucraina (16,6 milioni, 5,9%) hanno un interscambio nettamente superiore.
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