Economia

Export acciaio: Brescia rallenta, ma resta la regina italiana

In calo, ma ancora regina. La provincia di Brescia, nonostante una riduzione dei valori, lo scorso anno è rimasta leader delle esportazioni
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In calo, ma ancora regina. La provincia di Brescia, nonostante una riduzione dei valori rispetto al 2015, lo scorso anno è rimasta leader delle esportazioni siderurgiche italiane

La conferma arriva da Siderweb che, rielaborando i dati trimestrali dell’Istat, ha riscontrato per la nostra provincia un valore dell’export siderurgico (prodotti in acciaio, tubi, condotti, profilati ed accessori ed altri prodotti della prima trasformazione di acciaio) durante il 2016 di 1.330 milioni di euro, con una riduzione del 3,8% rispetto al 2015. Anche se il calo dell’acciaio bresciano è stato superiore rispetto alla media nazionale (-0,7% a 14.936 milioni di euro), Brescia ha mantenuto la leadership tricolore, aumentando il divario rispetto a Milano (seconda a 1.090 milioni di euro). Al terzo posto Udine (1.086 milioni, in crescita del 4,1%), davanti a Cremona (924 milioni, +7,1%) e Mantova (843 milioni, +7,3%). La classifica nazionale è dominata dalla Lombardia, che conta sei provincie nella top ten (Brescia, Milano, Cremona, Mantova, Bergamo e Lecco), con una quota di mercato, relativamente a queste provincie, del 37,2% sul totale nazionale. 

Nel dettaglio. Brescia ha esportato prodotti della siderurgia per 952 milioni di euro (-5,8% rispetto al 2015, categoria nel quale è risultata seconda dopo Udine), tubi, condotti, profilati ed accessori per tubi per 172 milioni di euro (-1,2%, 10° posto nazionale) e prodotti di prima trasformazione per 205 milioni di euro (+3,5%, quarto posto nazionale). 

Dai dati 2016, quindi, sembra emergere un parziale spostamento dell’export bresciano dai prodotti siderurgici «semplici» a quelli che richiedono una trasformazione dopo la produzione in acciaieria, che l’anno scorso hanno influito per il 28,4% sul totale dell’esportazioni contro il 26,9% dell'anno precedente. 

Import. Per quanto concerne le importazioni, invece, Brescia nel 2016 è stato il terzo polo italiano, con un controvalore di 729 milioni di euro (-23,3%). Al primo posto in classifica Milano (1,672 miliardi), davanti a Mantova (935 milioni). Al quarto posto Udine, al quinto Ravenna. 
La bilancia commerciale bresciana per quanto concerne l’acciaio, quindi, l’anno scorso è stata positiva per 601 milioni di euro, in netto aumento rispetto al 2015, quando fece registrare un surplus di 431 milioni. Segno che, a Brescia, batte ancora un cuore d’acciaio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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