Economia

Eurostat, bene l’economia ma a rilento sul clima: i 17 «goal» e i vari volti dell’Europa

L'Ufficio statistico e la valutazione dei target di Agenda 2030. Il commissario Gentiloni: «Gli obiettivi sono la nostra bussola»
Agenda 2030 è stata firmata dalla Nazioni Unite - © www.giornaledibrescia.it
Agenda 2030 è stata firmata dalla Nazioni Unite - © www.giornaledibrescia.it
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Nello scenario legislativo dei Paesi europei sono, o quanto meno dovrebbero essere, diventati i punti cardinali dell’agire. Si tratta dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Oss), stilati a settembre 2015 in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e messi nero su bianco con la firma dell’Agenda 2030.

Come si diceva i «goal» dovrebbero orientare le scelte normative degli Stati che hanno siglato l’accordo, compresi per l’appunto quelli europei. E in tale ottica i progressi verso il loro raggiungimento sono tenuti costantemente monitorati, in special modo tramite l’annuale «Relazione di monitoraggio sui progressi compiuti» (settima edizione), realizzata dall’Ufficio statistico dell’Unione europea Eurostat e pubblicata il 25 maggio

Buoni risultati

Nel report 2023 l’ente guidato dal direttore generale Mariana Kotzeva restituisce un quadro positivo sotto la maggior parte dei punti di vista, sebbene non manchino ritardi, anche vistosi, in specifici ambiti.

Ma andiamo per gradi. I maggiori progressi sono stati fatti registrare nel contesto dell’obiettivo di assicurare lavoro dignitoso e crescita economica (Oss 8). «Nel 2022 il tasso di occupazione ha segnato un nuovo massimo storico stanziandosi al 74,6% - si legge nel rapporto Eurostat -. Parimente il tasso di disoccupazione di lungo periodo è calato a un minimo, anch’esso storico, a quota 6,1% al 31 dicembre (l’Italia 7,8%). Bene anche sotto per quanto concerne il conseguimento degli obiettivi sconfiggere la povertà (Oss 1) e migliorare la parità di genere (Oss 5).

Buoni progressi anche in merito a riduzione delle disuguaglianze (Oss 10), istruzione di qualità (Oss 4), sicurezza delle persone nel territori Ue, accesso alla giustizia e fiducia nelle istituzioni (Oss 16), salute e benessere (Oss 3) e innovazione e infrastrutture (Oss 9). I passi avanti meno significativi però sono stati compiuto in molti dei «goal» dell’Agenda 2030, un po’ a causa delle difficoltà legate al post pandemia e alla guerra in Ucraina, un po’ per la lentezza degli Stati nel rendere effettivi i dettami dell’Accordo delle Nazioni Unite.

Da rivedere

«Hanno mostrato miglioramenti moderati le tendenze in merito a consumo e produzione responsabili (Oss 12), città e comunità sostenibili (Oss 11), vita sott’acqua (Oss 14), sconfiggere la fame (Oss 2), acqua pulita e servizi igienico sanitari (Oss 6), energia pulita e accessibile (Oss 7)» conferma una nota di Eurostat. Le performance peggiori però Eurostat le registra nei goal lotta contro il cambiamento climatico (Oss 13), vita sulla terra (Oss 15) e partnership per gli obiettivi (Oss 17). Appare evidente perciò come le politiche portate avanti dalla Commissione, dal pacchetto «Fit for 55» al RepowerEu, si muovano nella direzione di colmare quelle lacune che ancora l’Europa mostra.

«L’economia europea dà prova di notevole resilienza dopo la crisi negli ultimi tre anni ma dobbiamo continuare a occuparci delle sfide strutturali, senza trascurare l’impegno a favore della transizione verde e digitale - il commento del commissario per l’Economia Paolo Gentiloni -. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile rimangono la nostra bussola per guidare questo sforzo collettivo e il report ci fornisce dati affidabili per monitorare i progressi compiuti».

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