Economia

Euroluce consacra la tecnologia led

E' il futuro dell'illuminazione. Il mercato: dopo un 2012 discretamente positivo, parte debole il nuovo anno
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Led: questo è il futuro. La strada maestra verso cui va l'illuminazione. Indirizzo già scritto lo scorso anno a Francoforte, alla fiera Light&Building, e confermato quest'anno a Euroluce, biennale che fino a domenica affianca il Salone del Mobile alla Fiera Milano Rho.
«Il multichip è una nuova versione che ha permesso di abbassare i costi rispetto ai led singoli» spiega Massimiliano De Cillà di Platek (gruppo Donati). Potere della ricerca, che, a distanza di anni dall'uscita dei primi prodotti, consente di contenere i prezzi aumentando la durata e avvicinando di fatto questo tipo di illuminazione alle possibilità del mercato. «In tre o quattro anni il led sostituirà le fonti di luce tradizionali - dice Maurizio Moretti, della Moretti Luce di Lumezzane -. La produzione è pronta, ma la rete deve ancora percepire questa tecnologia in maniera appropriata». «Aumentano richiesta e prestazioni mentre si dimezzano i prezzi» conferma Andrea Bugatti di Landa Illuminotecnica, azienda lumezzanese che affida la distribuzione dei suoi prodotti proprio a Moretti. «Gli investimenti - continua - sono indirizzati su questo nuovo tipo di illuminazione, sempre più richiesto anche all'estero».


Quel mercato straniero che è croce e delizia per le aziende bresciane, ne sono esempio realtà che lavorano nell'illuminazione per esterni: Platek esporta il 74%, Moretti e Landa il 50, la giovane Duralite (pure lei di Lumezzane, nata nel 2008) oltre il 90. Il titolare di quest'ultima, Diego Bugatti, racconta delle difficoltà di questi anni, della continua ricerca di clienti (soprattutto stranieri) grazie alle fiere, dei container inviati in mezzo mondo tra cui Paesi come Ghana, Nigeria e Costa d'Avorio. «Il 2012 non è andato male - dice -, ma lo stesso non si può dire per l'inizio del 2013». Un inizio al rallentatore un po' per tutti quelli che operano su impianti esterni. Fino a dicembre i fatturati hanno tenuto, in qualche caso sono cresciuti (+10% per Landa), ma a gennaio la crisi, la scarsa liquidità, l'incertezza politica e il maltempo, con strascichi di pioggia e neve dalle Alpi in su, hanno creato un mix negativo che ora bisogna affrontare e superare.


L'unico modo per farlo è investire sulle novità. E così Duralite ha inserito il led in molti modelli realizzati in materiale composito, una «fascia alta» della plastica. Landa ha creato linee per esterno nate esclusivamente per la tecnologia led, una tecnologia molto delicata che tra i più grossi scogli da superare ha la questione «dissipazione del calore». Infine Platek, che a Euroluce ha presentato il nuovo progetto dedicato all'interno. «Chi ha più filo tesserà di più», dice ancora De Cillà: da qui la decisione di investire centinaia di migliaia di euro grazie anche alla rete sviluppata all'interno del gruppo Donati (Metalpress, Donati spa e Platek), che si basa sulla produzione nella filiera dell'alluminio. Il tutto, ovviamente, si basa sul led: «Siamo partiti 5 anni fa con questa tecnologia e oggi rappresenta il 55% del nostro fatturato, che nello stesso arco di tempo è passato da 2,5 a 6,1 milioni di euro nel 2012». Ecco la prova che il led può funzionare. Davvero.

Giovanna Zenti
g.zenti@giornaledibrescia.it

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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