Esselunga, Caprotti valuta la cessione
Esselunga si affida a Citi per guardare le proposte d'acquisto arrivate da Cvc e Blackstone. Un passo in avanti, quello deciso dal Cda di Supermarkets Italiani, holding di controllo della catena di supermercati, ma non decisivo per il passaggio di mano del gruppo. Il mandato affidato alla banca Usa viene infatti descritto come un gesto di correttezza da parte di un gruppo lusingato dell'interesse manifestato dai due fondi. Non si tratta invece - sottolineano fonti vicine al dossier - di un incarico a vendere.
Su questo tema il fondatore di Esselunga Bernardo Caprotti va coi piedi di piombo, anche se il tema della cessione dell'azienda resta caldo. Lo è stato già negli anni passati quando si erano fatti avanti insegne della distribuzione del calibro della statunitense Walmart e della spagnola Mercadona. Oggi come allora la vendita rappresenterebbe un modo per risolvere il problema della successione.
È infatti ancora aperto lo scontro coi figli del primo matrimonio, Giuseppe e Violetta, estromessi nel 2011 dal controllo della società (la causa di merito è in Cassazione) ed è difficile immaginare in futuro una pace tra i primi due e Marina, avuta dall'attuale moglie.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato